Santa Rosalia 2021, una festa “ricca di elementi essenziali”: il programma e il messaggio di Monsignor Lorefice

Santa Rosalia 2021, una festa “ricca di elementi essenziali”: il programma e il messaggio di Monsignor Lorefice

PALERMO – “Un’edizione del Festino priva di alcuni elementi tradizionali ma ricca di elementi essenziali che ci aiuteranno a vivere le prossime giornate facendo memoria di Santa Rosalia, pregando per chi è vicino e per l’intera città, ricordando ancora una volta che il tempo della pandemia può e deve essere vissuto come un’opportunità per migliorarci e per farci carico degli altri: aver cura gli uni degli altri, proprio perché la fine della pandemia non è ancora vicina”: sono le parole dell’Arcivescovo di Palermo, Monsignor Corrado Lorefice, per annunciare gli imminenti festeggiamenti in onore di Santa Rosalia, patrona del capoluogo regionale.

Giorno 15 luglio pomeriggio, prima della Santa Messa, un elicottero messo a disposizione dall’EI, sorvolerà Palermo con un artistico Reliquiario della nostra Santuzza, accompagnato dall’Arcivescovo.

Non ci sarà il tradizionale spettacolo del 14 luglio, mancheranno le folle incontrollate in strada ma ci saranno momenti di riflessione e preghiera, come è giusto che sia: “Le scelte operate dall’Amministrazione comunale vanno proprio in questa direzione: una festa da vivere nei suoi elementi essenziali avendo cura di non sciupare i sacrifici fatti fino a questo momento. L’assenza del tradizionale spettacolo durante la notte del 14 luglio farà sì che tutti i palermitani, e non solo il sindaco della città, possano gridare ‘Viva Palermo e Santa Rosalia!'”, ha dichiarato il sindaco Leoluca Orlando.

Di seguito, riportiamo il messaggio completo dell’Arcivescovo per questo 397° Festino di Santa Rosalia:

“Questi giorni di Festa che noi palermitani dedichiamo a Santa Rosalia nel corso dei secoli ci ricordano che la sua storia non può non essersi legata a tante diverse e molteplici storie, a tanti diversi e molteplici destini che sono andati intrecciandosi, incarnandosi nel corpo della nostra Città ‘Tutto-porto’, inscrivendosi insieme nel suo patrimonio genetico e nella memoria che oggi è di tutti”.

“Quello di Rosalia è l’esempio umanissimo di una donna che, da sola, ha avuto il coraggio di compiere la scelta di sentirsi una creatura, una piccola parte del Creato, grata e vigile, accogliente e premurosa verso le altre creature. Unita nella lode del suo Creatore. Ognuno di noi custodisce nella propria carne questa stessa chiamata. Facciamola oggi, facciamola assieme in questo Festino che deve essere vissuto in pienezza nonostante la sfida che continua a mettere alla prova la nostra città e l’umanità intera, la sfida della pandemia, a cui siamo chiamati a reagire tenendo conto delle risorse e anche dei rischi attuali, assumendo gli interrogativi che questo tempo suscita nei cuori di tutti gli uomini e di tutte le donne”.

“Perché le domande – come sempre – ci uniscono, ci riconducono alla nostra condizione di fratelli e sorelle che non hanno risposte precostituite, ma che si sentono accomunati dalla fatica del cercare e del condividere. Con il cuore e con gli occhi siamo aperti a comprendere il senso e il compito che questo tempo già difficile rappresenta, con le conseguenze che porterà e che rimangono non ancora prevedibili. Ma siamo fratelli e sorelle anche nella fiducia, nell’istinto di solidarietà, nella tensione alla generosità, nell’altruismo, nell’abnegazione, nella cura. Oggi più che mai tocchiamo con mano cosa vuol dire ritrovarci dentro un destino comune.

“Rosalia quest’anno sarà ancor più con noi, ci farà alzare lo sguardo verso l’alto da dove ci visiterà assumendo ancora il nostro dramma pandemico e sociale ma riconsegnandoci un forte e inderogabile messaggio di solidarietà e di speranza.

Fonte immagine: Arcidiocesi Palermo