Addio a Paolo Beldì, storico regista dei “particolari”: firma dei programmi di Fazio e Celentano

Addio a Paolo Beldì, storico regista dei “particolari”: firma dei programmi di Fazio e Celentano

ITALIA – Addio a Paolo Beldì, regista di 66 anni, volto noto della televisione italiana che si è spento improvvisamente nella sua casa in montagna a Magognino, vicino a Stresa.

A lanciare l’allarme sarebbe stata un’amica. Nato nel 1954, il prossimo 11 luglio avrebbe compiuto 67 anni. Ieri si sarebbe dovuto recare al circolo di Levo per guardare la partita dell’Italia contro il Belgio ma di lui nessuna notizia.

La carriera

Una carriera brillante, che affonda le radici negli anni ’70 dove Paolo Beldì inizia l’attività come comico nelle radio locali di Novara. Poi collabora con il regista Beppe Recchia e inizia a dirigere programmi condotti da personaggi famosi come Enzo Tortora e Walter Chiari.

Ma non è tutto: è stato l’anima di tante trasmissioni di Fabio Fazio di cui ha firmato programmi iconici da Quelli che il calcio ad Anima Mia e i Festival di Sanremo (nel 2015 ha fatto parte della giuria di esperti), ma anche di Adriano Celentano e altri.

Autore anche di 3 libri, il primo vide la luce nel ’96 “Perché inquadri i piedi?” per ricordare proprio la sua immensa cura dei particolari.

Messaggi sui social

Sui social piogge di messaggi di cordoglio per ricordare il grande regista. Riccardo Laganà su Twitter scrive: “Con Paolo Beldì, in ogni inquadratura c’era qualcosa da imparare, storie divertenti dove il dietro le quinte diventava attore. Dirette volate via tra battute, tempi comici, imitazioni ma in onda rigore e leggerezza. I grandi non si prendono mai sul serio“.

Andrea Vianello, sulla stessa scia: “Se ne va un grande regista della tv, un creatore di idee, un funambolo della telecamera e un artista dietro le quinte. In più una persona perbene e, per me, un amico affettuoso. Paolo Beldì, divertiti anche lassù e inquadraci tutti dall’alto (anche senza piedi)“.

Fonte foto Ansa.it