Euro 2020, Belgio-Italia ai quarti: il 2-1 sull’Austria può essere un’ottima lezione

Euro 2020, Belgio-Italia ai quarti: il 2-1 sull’Austria può essere un’ottima lezione

L’ufficialità è giunta dopo il triplice fischio finale di Felix Brych: il Belgio, battendo per 1-0 il Portogallo grazie alla rete di Thorgan Hazard, si è assicurato il diritto di sfidare l’Italia nei quarti di finale degli Europei 2020. L’appuntamento è fissato per venerdì 2 luglio, ore 21:00, all’Allianz Arena di Monaco: scenario suggestivo, per una partita già attesissima. I Diavoli Rossi sono in apprensione per le condizioni di Eden Hazard e De Bruyne, usciti malconci dal campo: dall’altra parte, gli azzurri si preparano al brivido di una super sfida che mancava da troppo tempo.

Le parole pronunciate dal c.t. Roberto Mancini al termine di Italia-Austria 2-1 sono emblematiche: “Abbiamo meritato di portarla a casa: nel primo tempo potevamo segnare un paio di gol, mentre nella ripresa c’è stato un calo, anche per il campo pesante. Lo sapevo che sarebbe stata la gara più complicata: forse ancor più di quella dei quarti”. Considerazioni che accendono di speranza questa vigilia: il selezionatore azzurro pare aver previsto tutto, considerando addirittura l’incrocio con gli austriaci più problematico di quello successivo, contro i belgi. I perché di queste valutazioni sono molti: bisogna considerare come le sfide a eliminazione diretta abbiano tutt’altra carica emotiva rispetto agli incontri dei gironi. La paura di sbagliare può annebbiare mente e gambe degli atleti: partire da favoriti, in tal senso, può essere un limite.

Con l’Austria gli azzurri non sono apparsi brillanti da un punto di vista fisico. La prima frazione di gioco è stata discreta: poco dopo il quarto d’ora Barella ha impegnato Bachmann con una conclusione rasoterra, quindi Immobile al 31’ ha scoccato un poderoso destro da trenta metri che ha colpito l’incrocio dei pali. Italia a strappi dunque che, però, ha addirittura rischiato di naufragare nella ripresa. La fisicità degli austriaci, unita a un approccio tattico che ha esaltato i giocatori di maggior mobilità (Alaba, Baumgartner e Laimer su tutti) ha finito per mettere in crisi un’Italia che ha rischiato di capitolare poco dopo il 60’: Arnautovic brucia di testa Donnarumma in uscita, siglando il provvisorio 1-0. L’esultanza del calciatore ex Inter però dura poco, col Var pronto a segnalare un fuorigioco di qualche centimetro.

Il pericolo scampato fa capire a Mancini che servono forze fresche: prima entrano Locatelli e Pessina per Barella e Verratti, quindi Chiesa e Belotti al posto di Berardi e Immobile. La maggior predisposizione alla corsa dei nuovi innesti diventa l’arma in più nel corso dei tempi supplementari: Chiesa è fantastico al 105’, quando dribbla Lammer e fulmina Bachmann con un forte e preciso diagonale mancino in area di rigore che vale l’1-0. Il raddoppio lo firma invece quello che sembra sempre più l’uomo del Destino: dopo aver freddato il Galles, infatti, Pessina mette il timbro anche su questa gara, sfruttando il lavoro di Belotti in area con una conclusione di sinistro precisa e imparabile per Bachmann.

Il finale di gara è da brividi, dato che Kalajdzic riapre i discorsi al 115’, con un bel colpo di testa in avvitamento che inganna Locatelli e Donnarumma. L’imbattibilità della nazionale si ferma dunque a 1169 minuti: un’enormità, in ogni caso. Gli ultimi secondi di partita vedono gli azzurri attenti a sventare ogni pericolo, portando a casa una qualificazione soffertissima ma comunque meritata. È anche da battaglie come questa che si forgia l’anima di una squadra che tre anni fa ha intrapreso un lento percorso di rinascita dalle macerie della gestione Ventura. Agli azzurri, anzi, mancava proprio questo: una sorta di “battesimo del fuoco”, un match complicato dal quale uscire vittoriosi.

Non c’è stato modo migliore, quindi, di preparare un incontro come quello che vedrà capitan Chiellini e compagni opposti al Belgio della Generazione d’Oro: una squadra composta da talenti clamorosi che però, finora, non è mai riuscita a trovare il successo della consacrazione. Per i Diables Rouges Euro 2020 potrebbe essere l’ultima chiamata, dato che molti calciatori hanno cominciato (forse) la loro parabola discendente: toccherà all’Italia dimostrare che compattezza, carattere, orgoglio e organizzazione di gioco possono avere la meglio su forza e tecnica.

Nelle prossime 48 ore si completerà il quadro dei quarti di finale: spicca un incrocio tra Repubblica Ceca e Danimarca che nessuno, qualche giorno fa, avrebbe immaginato. Stasera spazio ad altri due ottavi: Croazia-Spagna e Francia-Svizzera, gara per cui i pronostici calcio di oggi di Wincomparator danno i francesi favoriti con almeno due gol di scarto. È proprio la Francia la pretendente numero uno alla vittoria finale di questo Euro 2020, anche se l’Italia vorrà giocarsi il suo ruolo di outsider fino alla fine. Speriamo che le previsioni, per una volta, vengano smentite.