Federconsumatori: “Frana A19 enorme danno per l’economia siciliana”

Federconsumatori: “Frana A19 enorme danno per l’economia siciliana”

CATANIA – 18 milioni di euro. Era questa la stima iniziale fatta dallo Studio Meta di Monza e dal laboratorio Traspol del Politecnico di Milano, in base al quale impiegati, liberi professionisti, operai, autotrasportatori ma anche turisti, saranno costretti a pagare 18 milioni di euro all’anno in più per i disagi determinati dalla deviazione dei percorsi.

Un terremoto per l’intera economia siciliana che, ben più delle frane che stanno falciando l’intera isola, sta mettendo in ginocchio un’intera popolazione.

Ed è proprio per questo motivo che parte da Catania l’esposto Federconsumatori alla Procura sul crollo del pilone che ha tagliato in due la viabilità siciliana. Già annunciata nei giorni scorsi, l’azione legale, con cui la Federconsumatori ha deciso di dichiararsi parte lesa, è stata presentata provincia per provincia, in modo da permettere all’autorità giudiziaria di verificare l’ipotesi di interruzione di pubblico servizio e di disastro colposo.

Ciò su cui fa perno la denuncia legale dell’associazione vicina ai cittadini, è la prevedibilità dell’evento dato che “la frana che ha investito il viadotto il 10 aprile scorso – affermano dalla Federconsumatori – è in movimento dal lontano 2005, ed era stata monitorata dai tecnici della provincia di Palermo“.

Di tutto questo si parlerà domani, a partire dalle 9.30 nella sala “Russo” di via Crociferi, durante l’incontro organizzato da Federconsumatori, “I vostri diritti, il nostro impegno”, al quale, oltre alla segretaria provinciale Clelia Papale, interverranno PierEmilio Vasta, presidente dei comitati consultivi di tutte le aziende sanitarie siciliane, e Sergio Veroli, vicepresidente nazionale della Federconsumatori.

È d’obbligo evidenziare il gravissimo danno arrecato da tale disastro – continuano dall’associazione – all’economia regionale ed ai diritti dei consumatori per quanto concerne la mobilità nel territorio siciliano, atteso che l’autostrada Palermo-Catania è un’arteria vitale per l’isola e la sua interruzione ha provocato un’enorme dilatazione dei tempi di percorrenza, con evidenti disagi e con una ricaduta negativa sulla già stremata economia siciliana, soprattutto con l’approssimarsi della stagione estiva”.

Ed è proprio l’approssimarsi della bella stagione che la spaccatura tra Sicilia orientale e occidentale, fa tremare i gestori di attività alberghiere, ristorative e balneari, a causa del brusco calo che il turismo sarà costretto a subire, settore economico vitale per la nostra isola.

A tale riguardo è da rilevare come la Federconsumatori – concludono nel comunicato – si sia già costituita parte civile in vari procedimenti penali che hanno coinvolto la tutela dei diritti dei consumatori, in quanto è stata riconosciuta quale ente esponenziale di tali diritti

Intanto, da Palermo, ad alzare la voce contro Crocetta e contro il governo italiano, è Marco Falcone, capogruppo di Forza Italia all’Ars, il quale preme affinchè Crocetta spinga Palazzo Chigi a dichiarare lo stato d’emergenza.

Basta favole e promesse non mantenute. La situazione di estrema precarietà in cui versa il sistema infrastrutturale siciliano, stradale in primis, rende necessaria la dichiarazione immediata dello stato d’emergenza da parte del governo nazionale

In queste ore Forza Italia – prosegue Falcone – ha presentato una mozione all’Ars, per impegnare l’esecutivo regionale, e Crocetta personalmente, a intervenire prontamente e con determinazione su Roma, imponendo a Palazzo Chigi di non perdere altro tempo prezioso. Il nostro movimento chiede altresi’ un interessamento deciso da parte del ministro Alfano, che auspichiamo dimostri di essere siciliano prima che uomo di partito