Malta e Sicilia: due isole unite dalla coopetizione

Malta e Sicilia: due isole unite dalla coopetizione

CATANIA – La sede catanese della Confindustria ha ospitato in queste ultime ore alcuni rappresentanti del “Malta Enterprise“. Scopo dell’incontro sarebbe stato quello di suggerire all’imprenditoria isolana una politica di coopetizione, ossia un business che coniughi in un perfetto equilibrio competizione e collaborazione, impegno per migliorare l’offerta al pubblico e un’adeguata concorrenza che permetta all’utenza di scegliere il prodotto più adatto alle proprie esigenze.

Domenico Bonaccorso di Reburdone, attuale presidente della sede catanese della Confindustria, ha sottolineato l’importanza di adeguarsi alle nuove strategie di mercato, scelta che in un prossimo futuro non soltanto consentirebbe alla nostra regione di venir fuori finalmente dalla crisi economica, ma anche di diventare una delle terre più ricche d’Italia.

Dal canto suo Marie Louise Attard, rappresentante del “Malta Enterprise” ha illustrato alla numerosa folla riunita nella sede della Confindustria tutte le politiche di agevolazione appositamente ideate dal governo della piccola isola per  favorire l’ingresso a Malta di una sempre più ricca offerta imprenditoriale proveniente dall’estero. Tali vantaggi sembrerebbero interessare soprattutto il settore manifatturiero; basti ad esempio sapere che gli eventuali utili maturati potranno essere tassati soltanto entro i limiti del 5%, oppure che in molti casi gli imprenditori stranieri potranno beneficiare di mutui a tasso agevolato o finanziamenti a fondo perduto.

La conclusione dell’interessante conferenza è stata affidata al Presidente del Gruppo Giovani di Confindustria di Catania, Antonio Perdichizzi, il quale ha voluto porre l’attenzione sulla differenza tra Malta e la Sicilia, una differenza che però potrebbe presto trasformarsi in complementarità. Soltanto in quel caso le due isole potranno dare una risposta di sicuro impatto alla crisi: Malta confermando il trend positivo dei suoi mercati, la Sicilia ritrovando una floridezza economica che ormai da tempo non le appartiene più.