Aggressione omofoba a Palermo, il racconto della violenza: “Siamo stati circondati, è stato terribile”

Aggressione omofoba a Palermo, il racconto della violenza: “Siamo stati circondati, è stato terribile”

PALERMO –Stavamo camminando in via Maqueda, in mezzo a una folla di gente, quando all’improvviso un gruppo di giovanissimi ci ha raggiunti e ha iniziato a insultarci, soprattutto il mio amico Stefano, che camminava accanto al suo amico in modo affettuoso“.

A raccontare all’Adnkronos i momenti drammatici dell’aggressione omofoba di Palermo è Renato, attivista Lgbt che ha assistito allo spiacevole episodio. “È stato terribile. Ci siamo molto spaventati. Ma Palermo non è questa, ci piace. Siamo andati verso il mare e vogliamo dimenticare quanto accaduto“.

Siamo arrivati ieri in sei – prosegue – e stavamo camminando tranquillamente quando siamo stati circondati. In particolare ce l’avevano con Stefano e il suo amico. Nel gruppo facevano parte anche delle ragazze erano tutte giovanissime“.

Il branco di aggressori ha quindi “iniziato a fare dei commenti, a lanciare degli insulti. C’è stato uno scontro verbale, a quel punto ci stavamo allontanando e loro hanno preso le bottiglie e si sono scagliati contro di noi. Urlavano frasi omofobe e tanti insulti“.

Abbiamo ricevuto tanti messaggi di solidarietà a Palermo tra ieri e oggi tante persone ci hanno chiamato. Perché Palermo non è solo quello che è accaduto ieri“, conclude il giovane.

Nella giornata di ieri, intanto, sono arrivate le scuse ufficiali del governatore della Regione Siciliana Nello Musumeci per il grave episodio di intolleranza.

Immagine di repertorio