“L’acqua, preziosa e sempre più rara risorsa”: progetto concluso all’Istituto “Carlo Gemmellaro” di Catania

“L’acqua, preziosa e sempre più rara risorsa”: progetto concluso all’Istituto “Carlo Gemmellaro” di Catania

CATANIA – Si è concluso all’Istituto “Carlo Gemmellaro” di Catania il progetto disciplinare nell’ambito delle attività PTOF di istituto con tema: “L’acqua, preziosa e sempre più rara risorsa“. Il progetto ha coinvolto un gruppo di studenti delle classi prime dell’Istituto e si è svolto sulla piattaforma Gsuite di Google.

Sono stati tre gli incontri del progetto promosso e strutturato dai referenti all’ambiente Prof.ssa Cinzia Scapellato, Prof. ssa Chiara Sciuto e Prof. Alfio Nicotra e che ha visto la partecipazione nell’ ultimo incontro anche di un esperto esterno, la Dottoressa Emilia Musumeci del centro universitario Cutgana di Catania.

La Dirigente Scolastica, Prof.ssa Concetta Valeria Aranzulla, particolarmente sensibile ai temi della
legalità e della salvaguardia dell’ambiente, ha fortemente promosso la realizzazione di questo progetto nonostante le difficoltà oggettive legate alla gestione di un gruppo a distanza. L’oro blu, una preziosa e sempre più rara risorsa… cosa significa l’acqua per ognuno di noi, cosa possiamo fare per salvaguardare questa importantissima risorsa.

Queste e altre domande sono state oggetto di approfondimento e di dibattito per tutto il percorso disciplinare fatto dai giovani studenti. La vita nel nostro pianeta si è sviluppata nell’acqua e grazie a questo importantissimo, fondamentale e necessario elemento, la vita si è evoluta. Senza l’acqua nulla sarebbe stato possibile. Oggi, però, questa preziosissima risorsa è seriamente a rischio a causa dell’alterazione degli equilibri ambientali di cui sono responsabili gli uomini con le loro attività sempre più intensive; scarichi industriali, i rifiuti di ogni genere; i pesticidi, antiparassitari ed erbicidi in agricoltura avvelenano le acque di mari, fiumi e laghi, contaminano le falde acquifere del sottosuolo. Da tutto questo deriva una progressiva riduzione di acqua potabile e pulita a disposizione dell’umanità, soprattutto dei popoli che vivono nei paesi più poveri. L’acqua diventa, quindi, anche un elemento di disuguaglianza tra paesi ricchi e paesi poveri e grazie a questo momento di apprendimento e riflessione i giovani studenti dell’Istituto Superiore “Carlo Gemmellaro” hanno preso consapevolezza che l’acqua non è un bene infinito, ma sempre più paesi dovranno far fronte a crisi idriche croniche.

L’acqua è quindi condizione necessaria e indispensabile di ogni progresso civile, sociale ed economico.

Pensate ragazzi, che l’acqua che noi oggi beviamo è la stessa acqua che bevevano i dinosauri!”. Con questa affermazione il prof. Alfio Nicotra ha introdotto un tema attualissimo che è quello dell’economia circolare. Bisogna agire consapevolmente e sensibilizzare le nuove generazioni affinché si facciano promotori di buone pratiche, spiega il prof. Alfio Nicotra, perché la disponibilità di acqua potabile è destinata a diminuire per tutti in un futuro non lontano, se non si modificherà l’attuale sviluppo economico che ha finito per saccheggiare tutte le risorse del Pianeta.

Sono soddisfatta degli incontri svolti, della partecipazione degli alunni e dei loro feedback e grata alla nostra dirigente dell’opportunità data ai nostri ragazzi di parlare insieme di un tema così importante e centrale per la vita di tutti – afferma la Prof.ssa Cinzia Scapellato -, a noi sembra davvero lontana la possibilità di non avere più acqua, ma già in alcune parti del mondo questa è un’evidenza a causa di siccità, effetto serra, distruzione delle foreste pluviali, abbassamento delle falde acquifere, temperature impazzite fuori stagione”.

Il nostro impegno nel voler a tutti i costi permettere ai nostri ragazzi di confrontarsi su un tema cosi attuale – afferma la Prof.ssa Chiara Sciuto -, trova la sua ragione d’essere nel ringraziamento dei nostri alunni che sono sempre molto ricettivi quando si tratta di affrontare tematiche di attualità e che li aiuta a trovare delle risposte in un dialogo costruttivo con l’adulto. La scuola comunità educante non può esimersi dall’affrontare temi come quello trattato sull’acqua che riguardano il futuro di queste nuove generazioni. Cambiare si può, cambiare si deve e la scuola è il luogo dove nasce e si sviluppa il cambiamento”.