Trasporto Pubblico, proclamato sciopero per l’1 giugno. Sindacati: “Per AST situazione paradossale”

Trasporto Pubblico, proclamato sciopero per l’1 giugno. Sindacati: “Per AST situazione paradossale”

SICILIA – Una vertenza aperta dai sindacati di categoria ad oggi non ancora conclusa e che con ogni probabilità avrà conseguenze pesanti sulla mobilità dell’isola.

I fatti

Il mancato rinnovo del Ccnl autoferrotranvieri, da 3 anni scaduto, costringe ancora una volta gli autoferrotr ad effettuare il terzo sciopero nell’arco di breve tempo, portando la categoria degli autoferrotranvieri ad incrociare le braccia a scapito di chi, per tanti motivi, ha necessità di utilizzare i mezzi pubblici.

Lo sciopero dovrebbe avvenire il prossimo martedì 1 giugno, acuito anche dalla “esasperazione dei lavoratori dell’Azienda Siciliana Trasporti, meglio nota come AST. Infatti, l’azienda regionale – ormai da anni – soffre di una “grave carenza di forza lavoro (circa 400 unità) che per vincoli imposti non può assumere nuovo personale, né, tanto meno, può procedere alle progressioni di carriera del personale interno”.

Per colmare il vuoto d’organico, da parte di AST S.p.A., vengono impegnati oltre 200 lavoratori in somministrazione, soprattutto nei servizi connessi all’esercizio, quali autisti e operai d’officina.

La posizione dei sindacati

Al riguardo, ecco la posizione dei sindacati regionali di categoria, rappresentati da Gaetano Bonavia (Filt CGIL), Dionisio Giordano (Fit CISL), Aldo Moschella (Faisa CISAL) e Giovanni Lo Schiavo (Fast Confsal).

“Una situazione paradossale e imbarazzante, al limite della sopportazione che come sindacati non possiamo più tollerare ed accettare. L’ultima nota indirizzata al Governo Regionale, con la quale abbiamo reiterato la nostra incondizionata disponibilità ad essere ascoltati per rappresentante le ragioni dei lavoratori, è stata trasmessa lo scorso venerdì e ad oggi attendiamo riscontro.

Ci spiace registrate l’indisponibilità ad un confronto di merito e di prospettiva con le nostre oo.ss. maggiormente rappresentative in azienda, nell’ interesse aziendale e dei lavoratori dipendenti, nonostante, l’impegno profuso dagli stessi, soprattutto negli ultimi anni, durante la gestione Tafuri”.

Immagine di repertorio