La storia della bandiera dell’UE, dal disegno di Arsène Heitz al sogno dell’Europa unita

La storia della bandiera dell’UE, dal disegno di Arsène Heitz al sogno dell’Europa unita

EUROPA – Tanti popoli rappresentati da un unico simbolo. Nasce sotto questo auspicio la bandiera dell’Unione Europea, vessillo ufficiale dell’organizzazione sovranazionale che conta 500 milioni di abitanti circa nel vecchio Continente.

Inizialmente, la bandiera doveva rappresentare soltanto l’Europa geografica e l’organizzazione. Ma come si arrivò all’adozione dell’attuale simbolo? La scelta non fu certamente facile.

Una sola bandiera per l’Europa

Nel 1950 il Consiglio d’Europa, (CdE), fondato il 5 maggio 1949 con il Trattato di Londra con l’intento di evitare il ripetersi di eventi brutali come la Seconda Guerra Mondiale, bandì un concorso per selezionare il drappo che avrebbe dovuto rappresentare il Continente.

Vennero presentati 101 progetti, 21 dei quali illustrati da Arsène Heitz, bozzettista franco-tedesco impiegato all’ufficio postale del Consiglio. I selezionatori furono colpiti da una proposta consistente in una bandiera composta da uno sfondo blu, 14 stelle d’oro disposte in cerchio e una al centro, per un totale di 15.

Perché la bandiera dell’UE ha dodici stelle?

Dopo diverse interlocuzioni, l’assemblea del Consiglio scelse tale progetto, decidendo tuttavia di fissare il numero di stelle a 12. Perché proprio questo numero? Una risposta plausibile ci arriva dalle pagine del “Le drapeau de l’Europe” di Robert Bichet, vicepresidente del Consiglio d’Europa nel 1955.

Bichet nel suo scritto specifica che il numero 12è il simbolo della perfezione e della pienezza, come i 12 apostoli, i 12 figli di Giacobbe, le 12 ore del giorno, i 12 mesi dell’anno, i 12 segni dello Zodiaco“.

In maniera più ufficiale, il testo che sancisce la nascita della bandiera recita così: “Sullo sfondo blu del cielo del Mondo occidentale le stelle rappresentano i popoli dell’Europa in un cerchio, simbolo di unità… proprio come i dodici segni dello zodiaco rappresentano l’intero universo, le dodici stelle d’oro rappresentano tutti i popoli d’Europa, compresi quelli che non possono ancora partecipare alla costruzione dell’Europa nell’unità e nella pace“.

Un simbolo immutabile

Avete letto bene, “compresi quelli che non possono ancora partecipare“. Un enunciato che rivela la grande lungimiranza dimostrata dai padri fondatori, la quale in seguito si estrinsecherà nel processo di annessione degli Stati nell’organizzazione. Lette oggi, queste parole continuano a essere straordinariamente attuali.

Va ricordato, comunque, che le dodici stelle d’oro non rappresentano il numero dei Paesi fondatori (che furono 6) né di quelli attualmente membri dell’Unione Europea. La futura adesione di nuovi Stati non modificherà quindi l’aspetto della bandiera.

Tornando al nostro excursus storico, nel 1983 il Parlamento europeo decise di impiegare per la Comunità Economica Europea la stessa bandiera del Consiglio, il 26 maggio 1986 la Comunità adotterà ufficialmente la bandiera come proprio vessillo ufficiale. Il 29 maggio 1986, poi, la bandiera venne issata per la prima volta a Bruxelles, capitale “de facto” dell’Unione Europea.

Foto di NakNakNak da Pixabay