“Bohemian Rapsody” in italiano: l’omaggio del cantautore catanese Roberto Serafino agli intramontabili Queen

“Bohemian Rapsody” in italiano: l’omaggio del cantautore catanese Roberto Serafino agli intramontabili Queen

CATANIA – Si chiama Roberto Serafino, in arte Robert Gabriel Serafim Trisagion, ha 39 anni e vive a Catania. Nella vita è un body builder, ma una sua grande passione è rappresentata dalla musica e dal canto. Lo scorso 30 aprile ha dato il via a un suo grande progetto personale, cioè tradurre in italiano le canzoni iconiche del rock internazionale.

La sua prima scelta è ricaduta su “Bohemian Rapsody” dei Queen, un brano immortale che ha segnato l’inizio della carriera canora del 39enne su YouTube e sui social.

Il progetto, a prescindere dal brano scelto, prevede una traduzione non letterale ma significativa e la maggiore aderenza possibile al tempo e alla metrica. A ciò si aggiunge anche la sua nota personale e all’interno di ogni pezzo ci saranno dei riferimenti alla sua vita. In occasione della realizzazione di “Bohemian Rapsody” in italiano (che potete ascoltare qui) lo abbiamo intervistato.

Credo che questo pezzo – ci dice – sia stato qualcosa di pazzesco, l’opera più bella in assoluto che abbiano fatto i Queen sia per la musica che per il testo, fondendo varie tipologie. Da grande ammiratore di Freddie Mercury quale sono, sono andato a studiare il brano molto complicato perché all’epoca della sua creazione, lo stesso Freddie non voleva far comprendere a pieno agli ascoltatori quello che aveva internamente. Bohemian Rapsody non è altro che una lotta interiore tra il bene e il male che attanaglia ognuno di noi. Lui veniva da una famiglia aristocratica e aveva avuto un’ottima istruzione, ma quando si è trovato all’apice del successo, il lusso e la carriera come spesso accade gli hanno dato alla testa. Oltre a ciò, la sua lotta personale si è concentrata sul fatto di nascondere la sua omosessualità anche se per tanti anni era stato impegnato con una donna. Ma tutti noi siamo attanagliati da questa battaglia con noi stessi tra il bene e il male. L’importante non è “seguire il vento” come cantava Freddie nella conclusione di Bohemian Rapsody, ma restare sulla retta via anche durante i momenti più brutti della nostra vita”.

Di seguito, il video con l’intervista completa.