Coronavirus Italia, indice Rt diminuisce: anche la Sicilia presto in zona bianca, ecco quando

Coronavirus Italia, indice Rt diminuisce: anche la Sicilia presto in zona bianca, ecco quando

ITALIA – Continua a migliorare il quadro epidemiologico in relazione all’emergenza Covid in Italia: l’indice Rt nazionale, infatti, è sceso a 0,78 e l’incidenza continua a diminuire su tutto il territorio nazionale. Da lunedì 24 maggio, con il passaggio della Valle d’Aosta in zona gialla (appena una settimana dopo Sicilia e Sardegna), tutto il Paese si trova in una fascia di rischio bassa.

Dopo mesi di chiusure e restrizioni, adesso si pensa a ripartire in sicurezza. Al momento, le previsioni sembrano promettere bene: molte Regioni, infatti, potrebbero passare presto in zona bianca.

Nello specifico, secondo un calendario ipotizzato dalle autorità competenti (e che potrebbe trasformarsi in realtà qualora la situazione rimanesse in miglioramento), le prime Regioni a passare in zona bianca (dove, tra l’altro, dovrebbe essere abolito il coprifuoco) dovrebbero essere Veneto, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Abruzzo, Molise e Sardegna. Tutti questi territori, infatti, sarebbero già riusciti ad andare sotto la soglia dei 50 casi per centomila abitanti. Qualora mantenessero per tre settimane consecutive questo dato, sarà confermato il passaggio in zona bianca. Questo potrebbe avvenire già da lunedì 31 maggio per Friuli, Sardegna e Molise (entro il 7 giugno, invece, per le altre 3 Regioni indicate), ma bisognerà attendere ancora qualche giorno per averne certezza.

Per quanto riguarda la Sicilia, ci sarà ancora un po’ da aspettare ma c’è già una possibile data. L’Isola potrebbe passare in zona bianca, con conseguente allentamento delle restrizioni, già dal 14 giugno, anche se, visto che l’incidenza su 100mila abitanti è ancora al di sopra della soglia del 50 (oggi 68), è più probabile che il momento arrivi dalla settimana successiva, dal 21 giugno.

Il traguardo, quindi, non sembra troppo lontano, ammesso che si confermi il calo dei contagi e l’aumento delle dosi di vaccino somministrate.

Immagine di repertorio