Il rosario in mano e la morte, addio a “Ghendy”: “Eri l’Angelo dei bambini, sempre sorridente”

Il rosario in mano e la morte, addio a “Ghendy”: “Eri l’Angelo dei bambini, sempre sorridente”

PALERMO – Non si ferma il tam tam di messaggi di cordoglio e ricordo della vittima del tragico incidente stradale avvenuto ieri a Palermo. Gandolfa Ilarda, deceduta a soli 45 anni dopo essere stata investita, era nota per il suo altruismo, l’amore verso i bimbi e il suo impegno all’interno della parrocchia.

La 45enne, infatti, come anche ricordato dall’Ufficio Diocesano per la Catechesi di Palermo, conosciuta come Ghendy, era una catechista all’interno della Parrocchia Santa Teresa del Bambin Gesù di Palermo e referente per la catechesi e, soprattutto, per la catechesi delle persone disabili.

Ma non solo, la donna è anche conosciuta per l’amore verso il prossimo, il suo impegno sociale e la grande capacità di ascolto. “Lei era lì, con la sua penna e i suoi fogli, pronta ad ascoltare e a cercare di apprendere sempre cose nuove – ricorda l’Ufficio Diocesano per la Catechesi di Palermo – era un vulcano di simpatia, sempre con il suo sorriso che era un suo tratto caratteristico“.

Un sorriso che, naturalmente, non poteva non far mancare ai suoi ragazzi e ai suoi bambini, il cui impegno e lavoro andava oltre la semplice formazione religiosa. Infatti, Gandolfa Ilarda, oltre alla catechesi, ha dedicato moltissimo tempo all’oratorio della parrocchia, promuovendo e ideando nuovi progetti e attività rivolte ai bimbi. Per i ragazzi, invece, mancherà la sua presenza e il suo spirito come animatrice all’interno di Azione Cattolica.

Abbiamo la certezza che Ghendy è stata accolta dal Padre – scrive nell’ultimo saluto alla 47enne l’Ufficio Diocesano per la Catechesi di Palermo – Lei che ha dedicato la sua vita per annunciarlo con le parole, con l’atteggiamento, con il servizio adesso contempla l’amore per tutta l’eternità. Ciao Ghendy, sorridi adesso dall’alto e veglia sui catechisti e sulle catechiste della tua amata Arcidiocesi“.