Covid Italia, Ok del ministero per test salivari molecolari: come funziona e le limitazioni

Covid Italia, Ok del ministero per test salivari molecolari: come funziona e le limitazioni

ITALIA – Arriva l’ok da parte del ministero della Salute per quanto riguarda i test salivari molecolari per accertare l’avvenuto contagio o meno ma sussisterebbero alcune limitazioni.

La circolare, firmata dal direttore generale della Prevenzione Gianni Rezza, avrebbe disposto in tal senso ricordando che “la sensibilità diminuisce dopo i primi 5 giorni dall’inizio dei sintomi” e che “il campione di saliva può essere considerato un’opzione per il rilevamento dell’infezione da Sars-CoV-2 qualora non sia possibile ottenere tamponi oro/nasofaringei“.

I test salivari molecolari possono essere uno strumento utile soprattutto per il monitoraggio nelle scuole.

Come funziona

Quando usare il test salivare molecolare?

La circolare: “Il campione di saliva può essere considerato un’opzione per il rilevamento dell’infezione da Sars-CoV-2 in individui asintomatici sottoposti a screening ripetuti per motivi professionali o di altro tipo, per aumentare l’accettabilità di test ripetuti, in particolare: se vengono sottoposti a screening individui molto anziani o disabili e in caso di carenza di tamponi“. I test salivari molecolari pertanto possono essere uno strumento utile soprattutto per il monitoraggio nelle scuole.

L’uso della saliva per la diagnosi di infezione da Sars-CoV-2 prevede un metodo di raccolta non invasivo, tuttavia la corretta raccolta del campione salivare è un passaggio cruciale. I campioni di saliva possono essere eterogenei (saliva orale, saliva orofaringea posteriore) e le diverse tecniche e sedi di raccolta possono avere un impatto sulla sensibilità del metodo“, prosegue.

Inoltre: “I campioni di saliva possono essere mucosi e viscosi, determinando difficoltà di lavorazione con i metodi e le attrezzature automatizzate di estrazione dell’Rna o di estrazione/amplificazione esistenti“.

La saliva è stata valutata come possibile substrato per i test antigenici basati su strumentazione automatica di laboratorio, con lettura in chemiluminescenza. Al momento, il repertorio disponibile di tali test marcati Ce-Ivd per la matrice salivare è limitato, ma è in corso di ampliamento. Il confronto con il test molecolare indica per la saliva una sensibilità simile a quella osservata per il tampone nasofaringeo“.

Immagine di repertorio