Migranti in Sicilia, Musumeci incontra Lamorgese: “In arrivo 70mila persone, serve pugno duro con l’UE” – VIDEO

Migranti in Sicilia, Musumeci incontra Lamorgese: “In arrivo 70mila persone, serve pugno duro con l’UE” – VIDEO

PALERMO –Si è appena concluso il mio incontro con il ministro dell’Interno, qui al Viminale, insieme al sindaco di Lampedusa Totò Martello. Ho rappresentato la preoccupazione della comunità siciliana per le previsioni allarmanti che arrivano dai servizi circa il possibile arrivo di oltre 70mila migranti“.

Lo dichiara, attraverso un video pubblicato nel pomeriggio di oggi sulla propria pagina Facebook, il governatore della Regione Siciliana, Nello Musumeci, in relazione all’esplosione dell’emergenza migranti che sta interessando in questi giorni la Sicilia.

Carne umana nelle mani di spregiudicati delinquenti, di fronte a questa realtà rischiamo in Sicilia di fare passare un messaggio negativo attraverso i mass media, il messaggio di una terra occupata da migranti anche, molto spesso, non c’è contatto tra le aree destinate ai migranti e alle aree destinate al turismo e allo svago“.

Musumeci chiede una strategia al premier Mario Draghi per riuscire ad attenuare il gravoso problema davanti al Consiglio Europeo, battendo “i pugni sul tavolo e a spiegare all’Europa che questo dramma umanitario non può essere lasciato alla Sicilia e alle terre frontaliere, Lampedusa e le altre coste della Sicilia orientale“.

Musumeci ha inoltre chiesto l’utilizzo prolungato delle navi quarantenaper evitare che si possa creare nell’Isola una sorta di tensione di carattere sociale a causa dell’epidemia“.

La Regione Siciliana chiede inoltre al ministro Lamorgeseun serio servizio di pattugliamento in mare e nell’aria per intercettare subito le navi che stanno per partire dalle coste nordafricane”, auspicando l’affidamento a Tunisia e Libia “il compito di impedire o contenere la partenza dei trafficanti“.

Per visualizzare l’intervento completo del governatore della Regione Siciliana è possibile cliccare qui.

Fonte foto: Facebook – Nello Musumeci