MAZARA DEL VALLO – “È stato un miracolo, questione di qualche centimetro e ci avrebbero uccisi”. Questo è il primo commento di Girolamo Giacalone, ufficiale del motopesca “Aliseo“, tornato a Mazara del Vallo (TP) dopo un attacco subìto al largo di Bengasi (Libia).
Secondo il racconto dell’ufficiale, tre militari armati sarebbero saliti a bordo del motopesca e poi avrebbero portato il comandante dell’imbarcazione a bordo della loro motovedetta. Tornato a bordo, il comandante avrebbe dichiarato di aver ricevuto delle scuse.
La paura per l’attacco, tuttavia, è stata tanta. “I fori sono ben visibili”, ha dichiarato Giacalone, parlando di fori sul vetro, su uno schermo e perfino nelle pareti di ferro. Preoccupa la possibilità di un ritorno in acque libiche per i marittimi coinvolti: “Non ci sentiamo per nulla sicuri”, è la prima risposta dell’ufficiale.
Non si placa neanche la rabbia del governatore Musumeci per l’accaduto, già intervenuto sulla vicenda nelle scorse ore: “È assurdo che i pescatori siciliani debbano correre il rischio, persino, di perdere la vita andando nel Mare Mediterraneo per portare un pezzo di pane a casa. È assurdo che il Governo italiano non abbia ancora avvertito la necessità di chiudere questa partita con il Governo libico, una partita aperta da oltre cinquant’anni. È assurdo che si debba continuare a penalizzare un’economia, nel Sud Italia, sul banco di interessi molto più grandi, spesso inconfessabili”.
Le parole di Musumeci
Fonte foto: Twitter – Marina Militare
Fonte video: Facebook – Regione Siciliana