Soccorso “spettacolare” in alto mare a Catania: uomo salvato a bordo del peschereccio “Artemide” – FOTO

Soccorso “spettacolare” in alto mare a Catania: uomo salvato a bordo del peschereccio “Artemide” – FOTO

CATANIA – Questa mattina la Guardia Costiera, con un elicottero AW139 (Nemo) partito dalla Base Aeromobili Nucleo Aereo e Sezione Volo Elicotteri di Catania, è stata protagonista di un soccorso spettacolare in alto mare di un pescatore che aveva accusato un malore a bordo del peschereccio “Artemide”.

Intorno alle ore 10 di stamani è giunta alla sala operativa della Capitaneria di Porto di Catania una chiamata di soccorso da parte del peschereccio Artemide, impegnato, a circa 75 Miglia Nautiche a largo di Catania, in una battuta di pesca. Un membro dell’equipaggio, per cause in corso di accertamento, ha accusato un malore che non gli permetteva di deambulare autonomamente, rendendo necessario il suo trasferimento in un presidio ospedaliero.

L’11° MRSC di Catania ha allertato immediatamente il personale elicotterista della Base Aeromobili di Catania, che è decollato e ha raggiunto il punto dove si trovava il peschereccio in circa 45 minuti.

Si è quindi proceduto ad ammainare a bordo del peschereccio, tramite verricello, un aerosoccorritore del Corpo, addestrato a fronteggiare situazioni complesse e di emergenza. Lo stesso ha provveduto a immobilizzare il pescatore traumatizzato su una barella e a portare l’uomo a bordo dell’elicottero per il successivo trasferimento presso il più vicino ospedale specializzato, l’ospedale Cannizzaro, preventivamente allertato dalla Centrale di Controllo Aeromobili di Catania.

A bordo dell’elicottero, oltre ai 5 membri dell’equipaggio, era presente anche un medico del CISOM (Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta), che ha provveduto a dare le prime cure al malcapitato facendo una rapida analisi delle sue condizioni e riportando il tutto ai medici di Catania che lo hanno preso in cura.

L’operazione è stata molto complessa anche per le dimensioni ridotte del peschereccio, che hanno costretto i due piloti a far ricorso a tutta l’esperienza maturata sul campo dopo anni di addestramento specifico. I reparti di Volo della Guardia Costiera assicurano il Servizio SAR (Ricerca e Soccorso) 365 giorni all’anno, 24 h su 24h.