Palazzo delle poste, eterna incompiuta? Berretta: “Sì alla cittadella giudiziaria a Librino”

Palazzo delle poste, eterna incompiuta? Berretta: “Sì alla cittadella giudiziaria a Librino”

CATANIA – Riflettori sullo storico palazzo che oggi è solo lo scheletro di quello che, fino a qualche tempo fa, era la sede decentrata del palazzo delle poste di Catania

Un colosso di cemento lasciato alla mercè di senzatetto in cerca di riparo, che tanto fa pensare sull’operato delle amministrazioni che si sono susseguite nel tempo. Bianco, Scapagnini e Stancanelli: tre sindaci e nessun lavoro di ristrutturazione è il responso finale.

Abbiamo cercato di fare un excursus storico insieme con Giuseppe Beretta, ex sottosegretario di Stato del ministero della Giustizia: “Solo pochi anni dopo la costruzione, intorno agli anni 80, il plesso venne completamente abbandonato. Poi venne ripristinato unicamente il piano terra con uffici delle poste italiane”. 

È noto a molti che intorno agli anni 2000 l’amministrazione Bianco, con finanziamenti ottenuti dal Ministero di Grazia e Giustizia, comprò l’immobile con l’intento di renderlo la nuova cittadella giudiziaria in modo da concentrare lì tutti gli uffici, sparsi per la città, che sempre più mostrano di avere problemi e carenza di spazi e che comportano una enorme spesa annua da parte del Comune. 

“Si è sempre parlato di problemi finanziari ma Scapagnini non trovò problemi – dichiara Berretta – fece una valutazione del costo dei lavori che ammontava a 7 miliardi e attendeva finanziamenti coi fondi Fas ma poi sono stati utilizzati diversamente per ripianare debiti vari del Comune – continua l’ex sottosegretario -. Sarebbe stata una grossa spesa ma sicuramente inferiore a quella odierna: 3 milioni all’anno per l’affitto dei vari uffici (giudice di pace, prefettura)“.

Com’è deducibile dalle immagini la situazione non accenna a migliorare e la questione sembra caduta nel dimenticatoio nonostante i ripetuti interessamenti anche da parte della stampa non solo locale ma anche nazionale.

Sempre l’avvocato Beretta ha espresso la sua opinione sulla possibile costruzione della cittadella giudiziaria a Librino. “Al di la della chiacchiere comporterebbe una presenza massiccia di uffici pubblici, dello Stato e uffici comunali nella città satellite e quindi una rinascita vera”.