Asili nido, l’incertezza delle mamme catanesi

Asili nido, l’incertezza delle mamme catanesi

CATANIA –Sono le 7.30, porto il bambino all’asilo e scappo a lavoro“. È questo il pensiero comune, che ogni giorno corre nella testa di tanti genitori. Per molte mamme catanesi lo era, quanto meno, fino allo scorso anno scolastico.

A partire da questo settembre, infatti, le cose sono cambiate. È forte il nervosismo a causa della confusione  riguardante la gestione di quattro strutture (asili nido comunali) in quanto, lo scorso luglio, sarebbe stato siglato un accordo tra amministrazione e sindacati per la loro esternalizzazione. 

Le lamentele si fanno sempre più forti adesso, in quanto a pochi giorni dalla riapertura fissata per l’8 settembre, non è ancora chiara la situazione.

Pare che due stabili, Monte Po’ e via Caduti del Lavoro sarebbero stati destinati a funzione di baby parking mentre, quelli di Acquicella e viale Tirreno, dovrebbero ricevere i fondi del Piano di Azione e Coesione e quindi poi essere aperti con personale privato.

Le mamme, non riescono a capacitarsi di come questo cambiamento di rotta possa conciliarsi con il rilancio del territorio, ma soprattutto si chiedono dove potranno portare i loro bambini e se la normativa ministeriale prevede che si possa disporre di asili nel pressi del proprio domicilio o del posto di lavoro.

L’assessore all’Armonia sociale e Welfare Fiorentino Trojano, ha provato a rassicurare dicendo che comunque gli istituti di via Acquicella e di via Caduti del lavoro verranno aperti ad inizio anno scolastico e che poi, in seguito all’espletamento della gara d’appalto per i Pac (che al momento ha destinato 80 milioni di euro per la Sicilia), avverrà il cambiamento degli educatori in modo assolutamente graduale nel rispetto dei rapporti interpersonali ma soprattutto dei bambini.