Catania, 25 aprile all’insegna delle lotte sociali. Asia Usb: “Non c’è pace dove c’è sfruttamento”

Catania, 25 aprile all’insegna delle lotte sociali. Asia Usb: “Non c’è pace dove c’è sfruttamento”

CATANIA – Grande partecipazione al presidio che si è svolto ieri a Catania in occasione del 25 aprile davanti all’ingresso centrale dell’Ospedale (dismesso) Vittorio Emanuele.

Hanno preso parte CSP “Graziella Giuffrida”, Fronte Militante per la Ricostruzione del Partito Comunista, Potere al Popolo Catania, PCI, Comunità Resistente Piazzetta-CPO ColaPesce, Fronte della Gioventù Comunista, Red Militant, PCL, PMLI, Spazi Sociali Catania, Rifondazione Comunista. Presente anche l’USB con una delegazione sindacale che comprendeva l’Associazione Inquilini e Abitanti (ASIA), la Scuola, il Pubblico Impiego e i Pensionati.

Al megafono tanti gli interventi, fra i quali quelli di Giorgia (CSP G.Giuffrida), di Ruggero (FGC) e di Orazio Vasta (ASIA USB Catania). Giorgia ha evidenziato l’attualità del 25 aprile contestualizzandolo nelle lotte popolari contro lo sfruttamento e contro i diritti negati. Lo studente universitario del Fronte della Gioventù Comunista ha analizzato la grave situazione economica che investe gran parte delle studentesse e degli studenti universitarie, sottolineando i momenti di lotta che non sono stati fermati neanche dalla pandemia.

Il sindacalista di ASIA USB, evidenziando la pesante emergenza abitativa legata alla fine del blocco degli sfratti previsto per il 30 giugno, ha sottolineato: “Oggi 25 aprile, noi di ASIA USB, noi dell’USB non siamo venuti in pace. Non c’è pace! Non c’è pace perché ci sono sfruttati, oppressi, sfrattati“.

Dopo il presidio, come previsto dalle normative anti-Covid, i manifestanti hanno raggiunto, attraverso i marciapiedi e senza occupare via Plebiscito e via Vittorio Emanuele, piazza Machiavelli.

Anche una delegazione dell’ANPI, dopo una serie di iniziative in città, ha raggiunto la piazza per deporre una corona di fiori sulla lapide che ricorda il martirio di Graziella e Salvatore Giuffrida, sorella e fratello, antifascisti, torturati e fucilati dai nazifascisti a Genova.

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