Edilizia residenziale pubblica a Catania, il Sunia chiede la messa in sicurezza sismica e l’efficientamento energetico

Edilizia residenziale pubblica a Catania, il Sunia chiede la messa in sicurezza sismica e l’efficientamento energetico

CATANIA – La segreteria provinciale del Sunia di Catania chiede la messa in sicurezza sismica e l’efficientamento energetico degli edifici di edilizia residenziale pubblica, utilizzando l’opportunità della detrazione del 110% che consente di realizzare gli interventi quasi a costo zero.

É l’opportunità che tante altre Regioni italiane stanno sfruttando per intervenire sui patrimoni abitativi degli Enti pubblici che gestiscono l’ERP (edilizia residenziale pubblica) con una programmazione che consentirà di cambiare il volto alle periferie e la qualità della vita degli abitanti.

Il sindacato degli inquilini lancia in questi giorni una campagna di informazione sulla nuova opportunità; la scadenza imposta dal Legislatore è prevista nel mese di giugno del 2022.

Da tempo segnaliamo che lo stato degli immobili e degli alloggi, il degrado edilizio, la inadeguatezza degli impianti elevatori e degli impianti elettrici, influisce sulla condizione di vita degli abitanti acuendo il disagio sociale e il sentimento di deprivazione – dicono la segretaria del Sunia, Giusi Milazzo e Agata Palazzolo, della segreteria -. Per questo pensiamo che l’utilizzo di questa opportunità sia indispensabile per cambiare volto a Librino, a San Giovanni Galermo e a tutti quei quartieri della città dove c’è un’alta concentrazione di edilizia popolare che ormai mostra i segni preoccupanti di decadimento, sia per la vetustà dei materiali sia per la mancanza di una costante manutenzione ordinaria.

Gli interventi di messa in sicurezza ed efficientamento consentono inoltre di attuare altri interventi accessori tra cui la sostituzione degli ascensori e degli impianti elettrici. Gli assegnatari e gli abitanti degli immobili ne avrebbero importanti benefici tra cui un risparmio sostanziale dei costi dei consumi elettrici e l’eliminazione del problema del cattivo funzionamento degli ascensori che continua a costituire un dramma per gli anziani e i portatori di handicap, spesso prigionieri nei loro alloggi. Ci sembra evidente che un intervento massiccio sul patrimonio ERP che a Catania e Area metropolitana conta circa 9.000 alloggi, significherebbe un rilancio importante dell’attività edilizia e del lavoro edile, falcidiato dalla crisi”.

Immagine di repertorio