Covid e vacanze, siciliani già con le valigie pronte. Le agenzie di viaggi: “Voglia di ripartire in sicurezza”

Covid e vacanze, siciliani già con le valigie pronte. Le agenzie di viaggi: “Voglia di ripartire in sicurezza”

SICILIA – La pandemia da Covid-19 si è rivelata una scure per le agenzie di viaggio, ingabbiate dalle forti restrizioni che hanno interessato gli spostamenti a livello nazionale e internazionale. Dopo oltre un anno di sacrifici e rinunce, il settore travel non si è ancora completamente ripreso e l’incertezza continua a regnare ancora sovrana.

La chiusura per noi agenzie di viaggio è stata drammatica, perché vuole dire chiudere tutto e non sapere quando riaprire“. È questa la testimonianza di Giuseppe Corso, titolare dell’agenzia di viaggi catanese Allasca raggiunto dai microfoni di NewSicilia.

“Non abbiamo più lavorato da gennaio 2020”

Abbiamo chiuso a marzo 2020 con il lockdown, ma già da prima non lavoravamo perché la gente cominciava ad avere paura. C’era il sentore che potesse succedere il peggio, così com’è stato. Già da gennaio 2020 abbiamo avuto una flessione netta, è da un anno e mezzo che siamo quasi fermi. Non al 100%, perché tra giugno e settembre abbiamo lavorato, sebbene in maniera saltuaria e altalenante“.

La stretta di Ferragosto decisa dalla Regione Siciliana, attraverso la quale sono state imposte nuove limitazioni, con quarantena obbligatoria per i viaggiatori provenienti da diversi Paesi europei, ha messo ulteriormente in difficoltà il settore. “È successo il panico“, ricorda Giuseppe Corso. “Molti non potevano fare la quarantena e venivano da noi a due giorni dal Ferragosto senza sapere più cosa fare“.

Ci sono state compagnie aeree che non rimborsavano nulla perché i voli erano in programma e partivano, ma il cliente non poteva imbarcarsi. Si è venuta a creare una grossa problematica tra il cliente e il fornitore del servizio“, sottolinea il titolare di Allasca.

“La gente vuole ripartire, ma manca certezza”

In previsione dell’estate, tra due mesi circa, non sappiamo ancora come agire, come fare partire i clienti e come farli tornare“. “La gente vuole spostarsi, non lo fa più da un anno e mezzo“, prosegue. “Magari qualcuno avrà già fatto qualcosa la scorsa estate, seppur in piccolo. Ma c’è voglia di partire“.

Scegliendo una destinazione, tuttavia, non vi è comunque certezza che essa possa essere rispettata. Un enorme scoglio per chi intende formulare progetti a lungo termine. “Se prenotiamo adesso qualcosa per l’estate è possibile che venga cancellato nel breve periodo. Ci hanno già cancellato dei voli, anche per l’Italia in zona arancione“.

La situazione è molto in bilico e altalenante. Nessuno ti sa dire quando si potrà ripartire e in che modalità. Si spera – osserva – che in estate si possa viaggiare in maniera tranquilla, anche senza la quarantena. Giustamente, la gente al ritorno deve farsi anche la quarantena e chi ha le ferie non può permettersi altre due settimane di isolamento a casa“.

Sarebbe un grosso vincolo. Anche facendo la quarantena e ponendo il caso che stando fuori tu possa aver preso il Covid, tornando a casa rischi di contagiare i tuoi parenti. Si tratta di un grosso punto interrogativo“.

La svolta Green Pass

Nelle ultime settimane la Commissione Europea ha presentato il Green Pass, il passaporto in formato digitale o cartaceo che permetterà ai cittadini vaccinati e negativi di viaggiare in sicurezza durante i mesi estivi. Sarà il provvedimento giusto per dare nuova linfa al settore viaggi?

Potrebbe essere una buona idea, se fatta bene“, fa notare Giuseppe. “Sappiamo che chi è vaccinato può comunque prendere il Covid, sebbene in maniera molto più lieve. Sicuramente non si finisce in Terapia Intensiva, magari la carica virale sarà molto bassa, ma se hai un soggetto fragile a casa puoi comunque contagiarlo. Questo è un tema sempre delicato“.

Ciononostante, “se faranno meno limitazioni per chi ha il Green Pass, questa potrà essere una buona idea per viaggiare almeno in Europa. Si parla di accordi uguali in tutto il continente e poi nel resto del mondo al fine di seguire una linea uguale per tutti. Le tempistiche sono strette, accordare tutta l’Eurozona non è facile a meno che non ci siano già le basi. Speriamo di sì, per noi è vitale“.

Europa scelta migliore

Un allentamento delle restrizioni vorrebbe dire poter tornare a viaggiare anche all’estero, in direzione di quelle mete esotiche particolarmente gettonate. Tuttavia, in estate sembra volersi confermare la tendenza del turismo di prossimità o entro i confini europei, anche su suggerimento delle stesse agenzie di viaggio.

In realtà avremmo potuto avere delle prenotazioni, ma volutamente abbiamo scoraggiato il cliente a prenotare. Si sono accumulati molti viaggi di nozze, tra giugno e agosto ci saranno molti matrimoni. Una volta si diceva che sposarsi ad agosto non portasse bene, ma quest’anno molti si sposeranno in quel mese“, fa notare Corso.

Molti hanno chiesto mete come Malvide e Polinesia Francese insieme a tutte le belle mete che si scelgono solitamente per i viaggi di nozze, ma quest’anno è impossibile. Siamo stati chiari fin da subito, dicendo che avremmo potuto fare invece qualcosa in Europa“.

Non dico che è certo, soprattutto per il settore del travel, ma adesso grazie all’aiuto del vaccino in Europa si potrà fare qualcosa di più. Lo spero in primis per tutti noi come persone“, conclude Giuseppe Corso.

Foto di Jan Vašek da Pixabay