Prenotare le vacanze estive: si può? Maravaglia parla di “ripartenza” e Draghi fa eco: “Andrei in vacanza volentieri”

Prenotare le vacanze estive: si può? Maravaglia parla di “ripartenza” e Draghi fa eco: “Andrei in vacanza volentieri”

ITALIA – Prenotare le vacanze estive: si può? In questi giorni di semi-lockdown, in Italia la gente guarda certamente al soffocante e precario presente, ma deve necessariamente guardare anche al futuro più prossimo. Un domani che, c’è da dirlo, al momento non promette faville, soprattutto per quanto riguarda il lato economico di una gran fetta della popolazione rimasta senza entrate a causa dell’emergenza Covid e che spera, adesso, negli aiuti messi sul piatto dal Governo e in una sempre più sperata ripartenza. Proprio quest’ultima parola, però, deve essere da monito per guardare a questo futuro con una maggiore speranza (un po’ di positività, d’altronde, serve sempre per cercare di non cadere nell’oblio dei cattivi pensieri). Ed è per questo che gli italiani possono iniziare a organizzarsi per questa estate 2021. Lo dice il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia.

La cosa più semplice ora è organizzare le ripartenza, in modo che operatori, cittadini e turisti possono cominciare a organizzarsi e prenotare“, ha detto nei giorni scorsi il ministro, a cui ha fatto eco anche il Premier Mario Draghi. Durante una conferenza stampa nella sala polifunzionale della Presidenza del Consiglio, l’ex presidente della Bce ha infatti dichiarato: “Le riaperture dipendono dai dati. Per quanto riguarda le vacanze estive sono d’accordo con Garavaglia, io se potessi le prenoterei. Andrei in vacanza volentieri“.

Un invito alla speranza o un messaggio che anticipa un graduale ritorno alla vita normale a partire dall’estate? Questo non si sa, ma la linea di Governo sembrerebbe quella di promuovere il turismo e di ripartire proprio dai viaggi. È un progetto realizzabile con la collaborazione di tutti, dall’organizzazione dei paini alti alla pazienza dei cittadini, che dovranno accontentarsi al massimo di una zona arancione fino al 30 aprile. Fino a questa data, infatti, il Governo ha sospeso le zone gialle nella speranza che i contagi da dopo Pasqua inizieranno gradualmente a calare, per poter iniziare così una riapertura “scalino per scalino” a partire da maggio.

Prenotare le vacanze estive, dunque, si può fare. Ma gli italiani, ormai, sono abituati a non prendere scelte affrettate. La scorsa estate c’era stata una grande fiducia per la ripartenza post lockdown, ma il futuro, alla fine dei conti, non è stato poi così roseo, con un potente ritorno delle restrizioni e la novità della divisione in fasce d’emergenza. L’Indice di Fiducia dei viaggiatori italiani, calcolato mensilmente da SWG per Confturismo-Confcommercio, dice che a marzo c’è sì una risalita nel dato (53), che rimane comunque più basso di 9 punti rispetto a quanto calcolato nell’ultima indagine pre-Covid. Secondo quanto emerge dall’ultima indagine, a causa dell’ultimo lockdown 5 milioni di italiani rinunciano a fare programmi e, in totale, 20 milioni sono bloccati dall’incertezza sul fronte delle vaccinazioni. Un intervistato su tre ha dichiarato tra marzo e maggio, avrebbe voluto programmare un viaggio ma non lo ha fatto per le disposizioni che impediscono di circolare tra le diverse aree dell’Italia, oltre che verso gli stati esteri. Questo vuole dire che agli italiani che non si possono spostare per paura, per questioni di disponibilità economica o di lavoro, se ne aggiungono altri 5 milioni che non si muoveranno per turismo in Italia, pari a quasi 12 milioni di presenze in meno.

Fonte immagine SkitterPhoto – Pixabay