Ecobonus automotive, 700mila euro di contributi: ecco come accedervi

Ecobonus automotive, 700mila euro di contributi: ecco come accedervi

ITALIA – A partire da gennaio 2021 sono disponibili per la cittadinanza oltre 700 milioni di euro stanziati dal Governo al fine di incentivare l’acquisto di veicoli a basse emissioni (relativi sia alle categorie dei motocicli L1 e delle auto M1 sia alla nuova categoria dei veicoli commerciali N1).

Ai contributi già previsti dalla Legge di Bilancio 2019 e dai successivi DL Rilancio 2020 e DL Agosto 2020, si aggiungono ulteriori risorse stanziate per il fondo automotive con la Legge di Bilancio 2021. Nel dettaglio, i contributi che sono stati concessi per le fasce di emissioni 0-20 g/km e 21-60 g/km sono rifinanziati con ulteriori 120 milioni di euro per tutto il 2021, portando l’ammontare a 390 milioni di euro. A queste risorse potranno aggiungersi i residui degli anni precedenti.

Questa la suddivisione degli incentivi:

  • 0-20 g/chilometri: 6mila euro con rottamazione e 4mila senza rottamazione;
  • 21-60 g/chilometri: 2.500 euro con rottamazione e 1.500 senza rottamazione.

Alle due fasce potranno aggiungersi 2mila euro con rottamazione e mille senza rottamazione fino al 31 dicembre 2021, e in tal caso è anche previsto uno sconto praticato dal venditore pari ad almeno 2mila euro o mille euro a seconda che sia presente o meno la rottamazione.

Ricordiamo che le fasce di emissioni 61-90 g/km e 91-110 g/km sono state rimodulate in un’unica fascia 61-135 g/km, finanziata con 250 milioni di Euro.

La durata dell’incentivo è di sei mesi e sarà possibile usufruirne solo con rottamazione:

  • 61-135 g/km: 1.500 euro con rottamazione.Anche in questo caso si aggiunge uno sconto praticato dal venditore pari ad almeno 2mila euro.

Infine, è stato introdotto un nuovo incentivo sui veicoli commerciali leggeri N1 e M1 speciali, proporzionale alle emissioni e finanziato con 50 milioni di euro.

Naturalmente bisogna chiarire che per accedere a uni di questi contributi non è necessario rottamare un veicolo. Tuttavia, come chiarito in precedenza, senza rottamazione il contributo sarà minore.

Le condizioni per consegnare veicolo usato

  • per i veicoli di categoria M1 è necessario che il veicolo usato appartenga alla stessa categoria del veicolo acquistato e che sia omologato alle classi Euro 0, 1, 2, 3 e 4;
  • per accedere al contributo Legge Bilancio 2021 relativo alle fasce comprese tra 0-60 g/km CO2 il veicolo rottamato, oltre ai requisiti descritti, deve essere immatricolato in data antecedente al 1°gennaio 2011;
  • per la fascia 61 -135 g/km CO2 è possibile rottamare anche un veicolo omologato alla classe Euro 5;
  • per i veicoli di categoria N1 e M1 speciali è necessario che il veicolo usato appartenga alla stessa categoria del veicolo acquistato e che sia omologato ad una classe euro inferiore a Euro 4/IV;
  • per i veicoli di categoria L è necessario che il veicolo usato appartenga alla categoria L e che sia omologato alle classi Euro 0, 1, 2 o 3 nonché oggetto di ritargatura;
  • in ogni caso (sia acquisto che locazione per tutte le categorie) il veicolo usato deve essere intestato, da almeno 12 mesi, all’acquirente o ad uno dei familiari conviventi alla stessa data, ed obbligatoriamente avviato alla rottamazione.

Processo per accesso al contributo

  • Prenotazione dei contributi. I venditori devono registrasi nel portale nell’area rivenditori e da lì procedere alla prenotazione dei contributi relativi ai veicoli, ottenendo, poi, secondo le disponibilità delle risorse, una ricevuta di registrazione;
  • l’operazione deve essere completata entro 180 giorni dalla prenotazione attraverso la comunicazione della targa del veicolo;
  • il contributo poi è corrisposto dal venditore all’acquirente attraverso la compensazione del prezzo di acquisto;
  • le imprese costruttrici o importatrici poi provvederanno a un rimborso del contributo al venditore;
  • le imprese/importatori del veicolo riceveranno dal venditore la documentazione e recupereranno i contributi sotto forma di credito di imposta.

Fonte immagine: MISE