I giovani senza lavoro possono ottenere un prestito: ecco come

I giovani senza lavoro possono ottenere un prestito: ecco come

Negli ultimi quindici anni, il mondo del credito è radicalmente mutato andando incontro alle esigenze, sempre più variegate dei consumatori italiani. La società, d’altro canto, è mutata radicalmente. E immaginare, come fino a qualche anno fa, che possa esistere una sola tipologia di prestito che possa andare bene per qualsiasi soluzione, anacronistico e fuori dal tempo.

Un tempo, infatti, per poter contrarre un prestito si doveva essenzialmente sottostare a dei rigidi requisiti. Ed era impossibile, di fatto, richiederlo se non si era assunti a tempo indeterminato e non aver alcuna segnalazione negativa nella CRIF. Oggi, invece, si può tranquillamente sottoscrivere un prestito anche nel caso in cui si risultasse “cattivi pagatori”, grazie, ad esempio, alla cessione del quinto dello stipendio.

L’offerta del mondo del credito muta in base ai cambiamenti della società moderna

Quest’ultima innovativa tipologia di prestito, tuttavia, può essere richiesta solo ed esclusivamente se si dispone di un contratto a tempo indeterminato e si è riusciti ad accantonare una sufficiente somma di TFR. Esistono altre forme di finanziamento, però, che possono essere sottoscritte anche da quei soggetti che, loro malgrado, non percepiscono un reddito certo e continuativo o, purtroppo, sono totalmente privi di reddito.

Stiamo parlando dei prestiti senza busta paga, l’ultima frontiera del mondo del credito, che consente ai lavoratori autonomi, casalinghe, precari e disoccupati di poter richiedere un finanziamento. L’attuale scenario sociale, d’altronde, è certamente diverso rispetto a vent’anni fa, quando nel nostro paese il posto di lavoro a tempo indeterminato era un dato di fatto acquisito dalla maggior parte dei lavoratori.

Il radicale cambiamento avvenuto nel mercato del lavoro, in un mondo sempre più globalizzato ed interconnesso, ha portato significativi cambiamenti anche nel nostro paese, con un significativo aumento del precariato ed opportunità di trovare un posto di lavoro stabile. Lo sanno bene, ad esempio, i giovani diplomati e laureati, spesso in grande difficoltà nel cercare il loro primo impiego professionale.

Soprattutto queste figure sono quelle alle quali si rivolge il comparto dei finanziamenti dedicato alle persone prive di reddito, che sta crescendo esponenzialmente nel corso degli ultimi due lustri. Basta dare un’occhiata a www.prestitisenzabusta.it per comprendere come l’offerta del settore creditizio sia estremamente ampia e variegata anche per i più giovani, dai prestiti garantiti da pegno reale o di firma sino al cosiddetto “prestito d’onore”.

Quali sono i prestiti destinati ai giovani non lavoratori

Quest’ultimo, tuttavia, può essere richiesto solo in determinati e specifici casi, ovvero quando il giovane richiedente è uno studente universitario. La particolarità è insita nel pagamento delle rate: il contraente ottiene subito la liquidità di cui necessita, ma il piano di ammortamento prenderà avvio solo ed esclusivamente in un secondo momento, solitamente coincidente con la conclusione del ciclo di studi.

Il nobile intento dei prestiti d’onore è quello di facilitare l’accesso al mondo del credito da parte dei più giovani, che possono ottenere la liquidità necessaria per pagare le rette universitarie, la stanza in affitto e tutto quanto riguarda la quotidianità durante il percorso di studi. In molti casi, tuttavia, l’erogazione di questo prestito è subordinata ad una brillante carriera universitaria: i risultati ottenuti durante le prove orali e scritte, di conseguenza, avranno un peso specifico non indifferente sulla valutazione della pratica.

Quando non è possibile ottenere un prestito d’onore, i giovani non occupati possono comunque ricorrere ad un finanziamento garantito dalla firma di una persona solvibile, non eccessivamente indebitata e percettore di un reddito certo e continuativo. Nella maggior parte dei casi, questa figura coincide con quella genitoriale, che firma in qualità di fideiussore e consente al proprio figlio di poter ottenere quei fondi necessari a far fronte alle necessità dello stesso.