Succede a Catania e provincia: 9 marzo MATTINA

Succede a Catania e provincia: 9 marzo MATTINA

CATANIA – Ecco le operazioni condotte a Catania e provincia da polizia e carabinieri:

  • i carabinieri della “Squadra Lupi” del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale, in flagranza di reato di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio e resistenza a pubblico ufficiale, hanno arrestato il 47enne palermitano Salvatore Celestre (nella foto in basso), attualmente domiciliato a Catania. I militari stavano percorrendo il viale Kennedy quando, giunti all’ultima rotatoria, hanno notato una Skoda Octavia di colore bianco il cui guidatore, con una condotta di guida “irruenta”, stava dirigendosi verso la zona industriale. Ovviamente l’attenzione dei militari si è focalizzata su quell’autovettura e sul suo conduttore che, appena si è accorto della paletta dei carabinieri che gli intimavano di accostarsi, ha invece attuato una condotta di guida dissennata mettendo in pericolo l’incolumità degli altri utenti della strada nonostante fosse inseguito a sirena accesa. L’uomo ha arrestato più volte la propria autovettura salvo poi ripartire sgommando, zigzagando tra i veicoli e cercando di “seminare” i Lupi ma, vista l’impossibilità di riuscire nel suo intento ha lanciato come ultimo tentativo un involucro dal finestrino, proseguendo ancora la sua corsa infine poi interrotta da un’audace manovra dei suoi inseguitori. Mentre un’altra pattuglia recuperava la busta di plastica di cui si era disfatto durante la fuga, contenente 105 grammi di cocaina in pietra, l’uomo è stato sottoposto a perquisizione e trovato in possesso di 135 euro quindi, espletate le formalità di rito, è stato posto agli arresti domiciliari in attesa delle determinazioni dell’autorità giudiziaria;

  • i carabinieri del Nucleo Radiomobile del Comando Provinciale hanno arrestato in flagranza il 32enne tunisino Bigel Rafari, poiché ritenuto responsabile di rapina. L’uomo, irregolare sul territorio italiano, è entrato nel Mini Market ubicato in via Marchese di Casalotto 27 all’interno del quale, incurante della presenza del proprietario, un senegalese di 60 anni, voleva a tutti i costi impossessarsi di generi alimentari senza pagarli. Alle rimostranze espresse legittimamente dall’esercente che lo invitava gentilmente a lasciare l’esercizio commerciale questi, per tutta risposta, è uscito fuori, ha preso un vecchio televisore abbandonato in strada, per tornare indietro e scaraventarlo contro il poveretto colpito alla testa. Nella circostanza, pur vedendo la vittima perdere copiosamente sangue dal capo, si è impossessato di diversi generi alimentari ed è fuggito via. La richiesta d’aiuto pervenuta al 112, ha consentito l’intervento sul posto di due pattuglie del radiomobile le quali, acquisita la testimonianza del commerciante, nel frattempo soccorso da una ambulanza del 118, si sono poste alla ricerca del rapinatore rintracciato nei pressi della Stazione ferroviaria in piazza Giovanni XXIII. L’uomo, alla vista dei carabinieri, è fuggito dentro lo scalo ferroviario dove, pur di sfuggire all’arresto, non ha esitato ad attraversare i binari mettendo in pericolo la propria incolumità e quella dei carabinieri che, comunque, sono riusciti a bloccarlo ed ammanettarlo. I militari, oltre a recuperare la merce rubata all’interno del mini market, hanno appurato come l’uomo detenesse all’interno di un borsello oltre 1.300 euro (denaro non rubato all’interno dell’esercizio commerciale, per cui si sta cercando di comprenderne la provenienza). L’arrestato, assolte le formalità di rito, è stato associato al carcere di Termini Imerese;

  • i carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Caltagirone, coadiuvati da locale personale della Polizia di Stato, hanno arrestato il 53enne Marco Grimaldi (nella foto in basso), del
    posto, responsabile di porto illegale e detenzione abusiva di armi. Nel corso di un controllo stradale sulla SS 417, gli operanti hanno imposto l’alt al guidatore di una Fiat Punto che, ad un immediato controllo risultava essere un pregiudicato già affiliato al clan Laudani intesi “mussi i ficurinia” che, sottoposto a perquisizione personale e veicolare, è stato trovato in possesso di una pistola Beretta cal.
    22, con 10 cartucce nel caricatore e non censita presso la relativa banca dati. L’uomo pertanto, dopo le formalità di rito, è stato associato al carcere di Caltagirone;

  • i carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Paternò hanno arrestato il 28enne Ivan Gianfranco Scuderi (nella foto in basso), ritenuto responsabile di violazione delle prescrizioni inerenti la sorveglianza speciale. I militari infatti, nel corso di un servizio perlustrativo, hanno notato l’uomo transitare tranquillamente a bordo di un motoveicolo in via Delle Scienze ma quest’ultimo, appena avvedutosi della loro presenza, è immediatamente fuggito cercando di far perdere le proprie tracce. Purtroppo per lui i militari lo avevano già riconosciuto e, quando ha inteso far rientro presso la propria abitazione, ha trovato la sgradita sorpresa dei Carabinieri che lo attendevano. Scuderi è stato posto agli arresti domiciliari, in attesa della celebrazione del rito direttissimo;

  • personale delle Volanti ha arrestato per il reato di evasione dagli arresti domiciliari due soggetti: D.M. (26 anni) che non veniva trovato dagli operatori che avevano effettuato un normale controllo all’interno della sua abitazione dove l’uomo, contattato telefonicamente, faceva rientro dopo alcuni minuti senza addurre alcun plausibile motivo per giustificare la sua assenza; M.C. (27 anni) veniva colto dalla polizia fuori dalla sua abitazione mentre dialogava con un altro soggetto, residente nella medesima via ma a distanza di alcuni civici, anch’esso sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari. In entrambi i casi il Pubblico Ministero disponeva il ripristino degli arresti domiciliari;
  • personale delle Volanti ha arrestato per il reato di resistenza a pubblico ufficiale L.B., cittadino gambiano (23 anni). In particolare, giungeva in Sala Operativa la segnalazione di un soggetto extracomunitario in stato di ebbrezza alcolica, il quale brandendo bottiglie infrante minacciava pericolosamente i passanti nella centrale piazza Teatro Vincenzo Bellini. Gli operatori rintracciavano l’uomo nelle vicinanze, precisamente in una stradina di San Berillo Vecchio ancora in preda ai fumi dell’alcol; alla loro vista il soggetto si rifugiava in un’abitazione diroccata e disabitata ubicata nei pressi e, per evitare di essere raggiunto dagli agenti, iniziava a lanciare contro di essi oggetti di ogni tipo, bottiglie di vetro, financo la testiera di un letto. A quel punto, si tentava nuovamente di accedere nell’abitazione ma L.B. brandendo un pezzo di metallo tentava di colpire i poliziotti; questi ultimi, dimostrando approfondita conoscenza delle tecniche operative e grazie anche all’utilizzo dello spray al peperoncino in dotazione, riuscivano finalmente a contenerlo. L’uomo, regolare sul territorio nazionale ma gravato da numerosi precedenti di polizia, è stato arrestato e, su disposizione del P.M. di turno trattenuto nelle camere di sicurezza della Questura in attesa del giudizio direttissimo;
  • personale delle Volanti ha arrestato per il reato di furto aggravato C.R. (38 anni), pregiudicato, anche per reati specifici e sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di dimora. L’uomo, unitamente ad un complice rimasto ignoto, violando la misura cautelare che gli impone di permanere presso la sua abitazione dalle ore 20 alle ore 6, si era introdotto all’interno di alcuni garage di un condominio ubicato in via Santa Sofia. Tuttavia, era stato notato da un condomine che aveva effettuato la segnalazione di un furto in atto sulla linea di emergenza, fornendo dettagliate descrizioni in merito all’abbigliamento dei ladri. Gli operatori, giunti sul posto, notavano a poco distanza dal luogo del furto un uomo appiedato corrispondente alle descrizioni fornite il quale trascinava con sé un trolley e un borsone; l’uomo, dopo aver fornito una spiegazione poco plausibile, incalzato dagli agenti ammetteva di aver consumato il furto nel condominio di via santa Sofia e di aver rubato il trolley e il borsone da uno dei garage. All’interno di questi ultimi vi erano numerosi prodotti di cosmetica, cd, dvd e tre paia di scarpe sportive di una nota marca, nonché una zanzariera elettrica. Al contempo si rintracciava il proprietario legittimo della merce, che formalizzava denuncia in Questura; all’uomo veniva riconsegnata la merce rubata, nonostante mancasse una parte della refurtiva sicuramente asportata dal complice riuscito a fuggire. C.R. è stato quindi arrestato e, su disposizione del P.M. di turno sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari in attesa del giudizio di convalida;
  • la Polizia di Stato ha arrestato L.G. (Catania – 37 anni), pregiudicato specifico, sottoposto alla sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno responsabile del reato di detenzione ai fini di spaccio di cocaina, crack e marijuana; C.P. (Lodi – 31 anni), pregiudicato specifico, sottoposto alla misura degli arresti domiciliari responsabile del reato di detenzione ai fini di spaccio di cocaina e marijuana. Due distinte operazioni condotte dai “Falchi” della Squadra Mobile hanno permesso di arrestare i predetti spacciatori, i quali nonostante fossero sottoposti a misure di tipo restrittivo e gravati da pregiudizi penali specifici, avevano allestito due “bunker” nelle proprie abitazioni adibendole a veri e propri market della droga. Nel primo caso nel quartiere di San Cristoforo gli operatori della Squadra Mobile grazie ad un ingegnoso travestimento, sono riusciti ad eludere il sistema di sorveglianza e le porte in ferro costruite appositamente per evitare controlli sgraditi ed hanno sorpreso L.G. che stava in quel momento cedendo della sostanza stupefacente ad un acquirente presente in casa. La perquisizione ha consentito di rinvenire circa 10 grammi di cocaina, 10 grammi di crack e 16 “stecchette” di marijuana unitamente a materiale per pesatura e confezionamento delle dosi e diverse migliaia di euro in contanti. É quindi scattato l’arresto per il trentaseienne sottoposto tra l’altro alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno in seguito ad una lunga condanna proprio per reati in materia di stupefacenti. Nel secondo caso, nuovamente all’interno del “Villaggio Ippocampo di Mare”, i “Falchi” hanno fatto irruzione in una villa attrezzata con sistemi antintrusione ove C.P. era sottoposto agli arresti domiciliari per reati relativi allo spaccio di stupefacenti. Alla vista degli operatori il soggetto in questione si è asserragliato in casa (protetta da un portone blindato) mentre due verosimili acquirenti venivano bloccati all’interno del giardino. Il tentativo dell’uomo veniva vanificato dagli uomini della Squadra Mobile i quali riuscivano ad entrare in casa dalla finestra e sorprendevano il pregiudicato mentre si stava disfacendo di sostanza stupefacente nello scarico del water. Parte della sostanza veniva recuperata (12 dosi di marijuana ed una di cocaina) e la conseguente perquisizione permetteva di sequestrare anche un bilancino di precisione, tutto il necessario per confezionare le dosi ed una somma in banconote di piccolo taglio. Entrambi i soggetti sono stati quindi arrestati e posti a disposizione dell’autorità giudiziaria.