Mimmo Crisafulli, 4 anni dopo il terribile incidente. Il ricordo del padre Pietro: “Sei il mio chiodo fisso”

Mimmo Crisafulli, 4 anni dopo il terribile incidente. Il ricordo del padre Pietro: “Sei il mio chiodo fisso”

CATANIA – Era il 2017, quando un tragico incidente avvenuto – intorno alle 23 – tra via Sacco e via De Logu, nel quartiere Barriera di Catania, ha strappato alla vita Domenico Crisafulli, giovane 25enne detto “Mimmo”. Oggi, dopo 4 anni, il ricordo è ancora vivo e si attende giustizia.

Il ragazzo ha lasciato nella disperazione i familiari, la compagna Oriana, i suoi due figli e il padre Pietro, lo stesso che non ha mai smesso di lottare per il fratello Salvatore, risvegliatosi dopo oltre due anni dallo stato vegetativo permanente e morto il 21 febbraio del 2013.

Pietro Crisafulli, nel giorno dell’anniversario della scomparsa di Mimmo, lancia un messaggio disperato: “Il mio ergastolo di dolore“.

“Il mio ergastolo di dolore”

Oggi 6 marzo alle ore 22,43 sono già trascorsi 4 anni da quando sei stato ucciso. Mimmo amore mio, 4 anni senza di te, sicuramente ti trovi da qualche parte, in cui non riesco a vederti. Non so dove sei, non so cosa starai facendo. Ma sono certo che tu ci sei sempre stato con me. Riesci con la tua energia a darmi la forza di lottare e continuare a inseguire l’impossibile. La mia è una ferita aperta e nessuno sarà in grado di lenirla”, inizia.

“Il mio è un dolore atroce, lacerante, un vuoto incolmabile, un ergastolo di dolore infinito, la resa dinanzi a una vita cattivissima, che ha voluto separarmi per sempre da te. Non avrò pace fino a quando non potrò riabbracciarti e solo allora il mio cuore potrà tornare a sorridere“, prosegue.

A giugno la decisione

Per definire il tutto si dovrà attendere la decisione della Corte Europea di Strasburgo: “Anche se il mio stato di salute è notevolmente compromesso non mollerò la presa, attendiamo l’esito della Corte Europea di Strasburgo, che ha accolto il nostro ricorso, è che verrà deciso a giugno“.

Vita mia, quando dico che vorrei essere morto, non arrabbiarti un giorno comprenderai che cosa mi spingeva a dirlo. Gioia mia, cerca di capire che senza di te, non si vive più, si sopravvive. Al posto tuo dovevo esserci io. Aiutami a camminare, aiutami a finire i miei giorni con lo stesso amore che ho sempre avuto per te. Giustizia su di te non c’è stata. Vita mia, ti prometto che la battaglia non finisce qui, fino a quando non sarò per sempre accanto a te“, aggiunge.

“Non mi arrenderò mai”

Ancora: “Mimmo figlio mio, mi ricordo che dicevi sempre di non preoccuparmi che quando sarei diventato vecchio ti saresti occupato di me, sapevo che era così e che non sarebbe mai successo niente. Poi all’improvviso questo maledetto giorno del 6 marzo 2017 come oggi, quelle urla, la straziante chiamata, mille battiti del cuore poi la fine. Non c’eri più. Eri andato via per sempre. Hai lasciato un vuoto interminabile. Mi ricordo ancora quel giorno avevi trascorso tante ore con me, ed un’ora prima mi avevi chiamato per comunicarmi che ritardavi, dovevi dormire con me, ed avevi lasciato a casa mia anche i vestiti da lavoro, ed invece quella terribile telefonata, ed il grande buio. Quando ti vidi per terra in strada, la mia vita da quel momento si è fermata“.

“Amore mio avevi sempre il sorriso stampato sulle labbra e quell’aria da chi non chiedeva molto alla vita ma che sapeva trasformare quel poco che aveva in felicità infinita. Ho perso molto tempo a chiedermi cosa avessi fatto di male io, cosa avessi fatto di male tu, cosa avessimo fatto di male tutti noi, da quattro anni non trovo una risposta, forse perché la risposta giusta non c’è“, spiega.

Non accetterò mai l’idea che tu non ci sia più, non mi arrenderò mai dinanzi a quello che è successo, e di tutto quello che ci è stato fatto. Figlio mio, la sera quando cerco di addormentarmi ti cerco, ma non ti trovo, mi sembra di vederti, mi illudo. Ho tante cose da dirti, son sicuro che molto presto verrò a raccontartele di presenza. Mi manchi tanto, tantissimo sei il mio chiodo fisso. Lo urlerò fino al mio ultimo respiro GIUSTIZIA PER MIMMO CRISAFULLI. Vita mia proteggi tutti noi, ma soprattutto i tuoi figli, Dennis e Andrea. Mi manchi tantissimo amore mio. Tuo papà Pietro Crisafulli“, conclude.