Truffe con auto di lusso rubate, indagini su poliziotto: revocato obbligo di firma

Truffe con auto di lusso rubate, indagini su poliziotto: revocato obbligo di firma

PALERMO – Il Tribunale del Riesame di Palermo ha annullato la misura cautelare dell’obbligo di firma per Fabrizio La Mantia, agente coinvolto nell’indagine “Dirty Cars” sul riciclaggio di auto rubate tra Napoli e Palermo.

Il poliziotto è attualmente accusato di falso in atto pubblico, simulazione di reato e ricettazione.

L’operazione, condotta dai carabinieri, aveva smantellato un giro d’affari che aveva come strumento principale auto di lusso rubate in Campania e poi trasferite a Palermo. Il poliziotto avrebbe favorito l’azione degli indagati attraverso verbali mendaci.

Il motivo dell’annullamento, alla luce dell’incidente probatorio, sarebbe da ricercare nei risultati delle indagini preliminari in seguito al sequestro dei dispositivi elettronici (computer e due smartphone) dell’agente. Sarebbe stato impossibile, infatti, effettuare il recupero del backup di WhatsApp: dopo il sequestro, secondo il legale difensore, qualcuno avrebbe avuto accesso alle chat sui cellulari dell’indagato. L’operazione, eseguita di notte, avrebbe ostacolato il nuovo backup e alterato la completezza dei messaggi.

Secondo la difesa, l’agente sarebbe del tutto estraneo alle vicende. Ulteriori indagini faranno probabilmente emergere novità nei prossimi giorni.

Immagine di repertorio