Palermo, l’orgoglio rosanero sbanca il Massimino. Di Santana il gol della vittoria

Palermo, l’orgoglio rosanero sbanca il Massimino. Di Santana il gol della vittoria

PALERMO – Quando al 36° del primo tempo il Palermo era rimasto in dieci a causa dell’espulsione per le due ammonizioni rimediate da Marconi nel giro di pochi minuti, sarà stato forte lo scoramento dei tifosi rosanero e chissà quanti avranno preferito rifugiarsi sul più sicuro e rilassante Sanremo.

Ma chi l’ha fatto ha avuto torto. Perché il Palermo, che fino all’espulsione aveva tenuto botta al Catania, anzi proprio con Marconi aveva colpito una traversa con un gran tiro dal limite e aveva costretto Giosa ad un salvataggio sulla linea dopo un tiro cross di Floriano, rimasto in inferiorità numerica, ha dato il meglio di sé e ha premiato il coraggio di Filippi al debutto in panchina.

L’allenatore di Partinico aveva fatto vedere la sua impronta nella formazione iniziale, con un inedito 3-4-3, che vedeva Palazzi, Somma e Marconi in difesa, Accardi e Valente esterni di centrocampo, De Rose e Luperini a creare gioco a centro del campo, Silipo, Lucca e Floriano tridente d’attacco.

E sarà stata l’atmosfera del derby, fatto sta che la squadra girava, con Somma mai a questi livelli, Luperini finalmente con le idee chiare e Silipo che portava scompiglio con la sua capacità di superare l’uomo nell’uno contro uno. In più c’era Lucca, come sempre un leone in campo, a lottare su ogni pallone che si avvicinava sulla sua zona di influenza. Poi era arrivata l’espulsione di Marconi e le energie dei rosa si sono centuplicate. Filippi non ha operato subito sostituzioni, ma ha cambiato la disposizione in campo dei suoi, passando al 4-4-1, con l’arretramento di Accardi e di Valente e con Silipo e Floriano a dare una mano a centrocampo.

Al 9° minuto della ripresa ci sono state le sostituzioni che hanno fortemente inciso sul risultato della partita. Con Crivello e Santana al posto rispettivamente di Valente e di Silipo, il Palermo ha rafforzato l’argine difensivo e dato più fantasia ed esperienza alla manovra. Ed il veterano in maglia rosa ha ripagato la fiducia del tecnico al 60° con un gol bello ed importantissimo che avrebbe sancito il risultato finale.

Da quel momento in poi, i rosanero hanno lottato su ogni pallone come se fosse quello della vita. Hanno messo il cuore in campo e sono riusciti a mantenere quella concentrazione che spesso in passato era mancata. Non hanno avuto nessun calo di tensione e, con un briciolo di fortuna, il Catania recrimina su un palo ed una traversa colpiti, hanno mantenuto il vantaggio con l’esplosione di gioia finale, con quel capannello
di abbracci tra giocatori ed uomini dello staff tecnico che ha fatto dimenticare le tensioni di qualche giorno addietro.

Vedere Santana piangere in campo è la testimonianza autentica di un attaccamento alla maglia che fa dell’argentino l’unico giocatore del Palermo ad aver segnato con i colori rosanero in tutte le categorie, dalla Serie A alla Serie D. Grazie capitano!