CATANIA – Diffamazione, calunnia e abuso di ufficio: sono questi i reati di cui dovrà rispondere il giudice Maria Fascetto Sivillo. Accolte le richieste delle Parti Civili a seguito di udienza preliminare, il Giudice ha rinviato il processo al prossimo 17 giugno dinanzi al Tribunale di Messina Sezione Collegiale.
Il prologo della questione
La vicenda vede in primo piano la famiglia Ossino nelle vesti di Parte Civile. Nello specifico stiamo parlando di Alessio Ossino, difeso dall’Avvocato Monica Catalano del Foro di Catania; Vincenzo Ossino, con l’Avvocato Chiara Matraxia del Foro di Catania e Carmela Scuderi, difesa dall’Avvocato Alessandro Scuderi del Foro di Siracusa.
La questione nasce dalla messa in vendita all’asta di un immobile di proprietà delle persone offese per un debito di circa 30mila euro e che lievitò, secondo quanto dichiarato ai nostri microfoni dall’Avvocato Catalano, fino a superare quota 800mila euro.
Le parole a NewSicilia.it dell’Avvocato Catalano
“Un atteggiamento abbastanza dubbio da parte della Giudice Fascetto – spiega il legale di Alessio Ossino -; negli anni si è creata una situazione di tensione tra la dottoressa e la famiglia Ossino. Il mio cliente, così come anche le altre due persone offese, hanno sempre gridato le loro ragioni, agendo nel rispetto della legge“.
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