Catania, chiuso per la quarta volta Sabor Latino: tra i reati anche prostituzione e droga – FOTO

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CATANIA – Il Questore di Catania ha emesso un nuovo provvedimento di sospensione dellattività, per 30 giorni, dell’esercizio pubblico di somministrazione di alimenti e bevande, sito a Catania, in piazza Carlo Alberto 8, denominato Sabor Latino. Lo scorso 23 febbraio, alle ore 18,50 circa, il personale delle Volanti, coadiuvato dalla Polizia Locale, è intervenuto nel suddetto locale, a seguito di segnalazione della sala operativa, accertando che davanti a esso si era creato un assembramento di persone, intente a consumare bevande alcoliche e che, alla vista della Volante, si sono allontanate.

Il titolare dell’attività è stato contravvenzionato per il mancato rispetto delle misure di contenimento anti Covid e, in particolare, perché aveva consentito che il suo dipendente non indossasse il necessario dispositivo di protezione individuale (mascherina) e che davanti al suo esercizio si formasse un assembramento di clienti. L’attività dell’esercizio, in via cautelare, è stata sospesa per 5 giorni.

Si tratta del quarto provvedimento di sospensione emesso nei confronti di questo esercizio, la cui attività è già stata sospesa dall’Autorità di Pubblica Sicurezza del Questore lo scorso 16 giugno 2020 per 10 giorni, il 9 settembre 2020 per 30 giorni, e, da ultimo, in data 12 gennaio 2021 per 15 giorni, a seguito di quanto emerso in occasione dei numerosi interventi di polizia, per diverse irregolarità relative alla gestione della suddetta attività e, in particolare, per violazione della normativa anti Covid, occupazione abusiva del suolo pubblico adiacente al locale, mediante allocazione di tavoli e sedie; identificazione, all’interno dell’esercizio, di soggetti già segnalati in banca interforze, in particolare, per ricettazione, violenza privata, danneggiamento, lesione personale, fabbricazione o commercio abusivo di materie esplodenti, furto aggravato, minaccia, sottrazione o danneggiamento di cose sottoposte a sequestro, atti persecutori, rapina, porto d’armi od oggetti atti a offendere, invito alla prostituzione, spaccio di sostanze stupefacenti, inosservanza di un provvedimento dell’autorità e furto aggravato.

La Questura, pertanto, ha richiesto al Comune la revoca dellautorizzazione per lesercizio dellattività attesa la ripetizione delle condotte illecite da parte del titolare dell’esercizio.