Catania, aggredisce i genitori perché non gli danno soldi per alcol e droga: “Zitta perché ti ammazzo”

Catania, aggredisce i genitori perché non gli danno soldi per alcol e droga: “Zitta perché ti ammazzo”

CATANIA – I carabinieri del Nucleo Radiomobile del Comando Provinciale hanno arrestato in flagranza un catanese di 37 anni, poiché ritenuto responsabile di maltrattamenti in famiglia, estorsione e minacce, reati commessi nei confronti dei genitori, il padre 68enne e la madre 66enne.

I genitori lo hanno sostenuto dopo che il 37enne si era separato dalla moglie, accogliendolo nella loro abitazione. Il soggetto, in soli sei mesi, li ha sottoposti a vessazioni di ogni genere. Non avendo un’occupazione stabile, l’uomo chiedeva giornalmente del denaro ai genitori, speso perlopiù per l’acquisto di droga e alcol, e a ogni minimo diniego espresso legittimamente dai due pensionati prima li minacciava per poi aggredirli e costringerli a esaudire le sue richieste.

Stamani l’ennesimo episodio di violenza, stroncato sul nascere grazie all’intervento dei carabinieri. I militari di pattuglia, tramite una telefonata arrivata al 112 NUE, sono potuti intervenire tempestivamente sul posto dove, appena giunti, hanno sentito provenire delle urla dallabitazione segnalata (“io ti ammazzo, ti devi stare zitta perché sei pazza”).

Entrati nell’immobile, i carabinieri hanno visto il 37enne inveire soprattutto contro la madre e, incurante della presenza dei carabinieri, ha tentato in ogni modo di aggredirla con un’altra minaccia: “Ti devi stare zitta perché ti ammazzo”.

Ammanettato l’aggressore, i militari hanno accolto l’amaro sfogo dei due pensionati i quali, confortati dalla loro presenza, hanno denunciato la sofferenza patita durante il periodo di convivenza con il figlio. La signora, per delle percosse subìte prima dell’arrivo dei carabinieri, è dovuta ricorrere alle cure dei sanitari del 118, intervenuti sul posto, che le hanno riscontrato delle contusioni escoriate alla schiena, alla gamba e alla testa.

L’arrestato, assolte le formalità di rito, è stato portato al carcere di Termini Imerese (PA).