Buona o cattiva la scuola di Renzi? Docenti in rivolta a Catania

Buona o cattiva la scuola di Renzi? Docenti in rivolta a Catania

CATANIA – Nessuna società può essere migliore della propria scuola e nessuna scuola può essere migliore dei propri docenti che da tempo in Italia sono stati espropriati di valori e diritti.

A quanto pare la “Buona Scuola” di Renzi non convince tanti insegnanti italiani, precari e non, che, in tutto il Paese, continuano a manifestare contro questa Riforma.

Una scuola non può essere riformata solo economicamente per risparmiare sul futuro delle nuove generazioni; una scuola deve essere riformata pedagogicamente e didatticamente per assicurare un futuro alle nuove generazioni, ridando dignità e valore ad insegnanti, studenti, famiglie e strutture. La scuola deve appartenere alla società rappresentandone la maggiore ricchezza e di certo non può essere consegnata ai dirigenti: questo il pensiero di circa 200 docenti catanesi che oggi hanno manifestato contro la Riforma Scolastica davanti alla sede del PD in via Umberto 268.

 Luca Cangemi, leader degli insegnanti manifestanti, afferma che la Buona Scuola è una riforma che “truffa” il precariato, che colpisce duramente gli insegnanti, privandoli dei loro diritti essenziali, che consegna la Scuola ai Presidi dando loro un potere assolutamente antidemocratico. Gli insegnanti chiedono che questo disegno di legge venga completamente ritirato.

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Il 5 Maggio è stato anche indetto uno sciopero generale organizzato da tutti i sindacati: Cgil, Cisl, Uil, Gilda e Snals dicono no alla “Buona Scuola”. Il 5 Maggio non è una data scelta casualmente, bensì è una delle giornate dedicate alle prove Invalsi, simbolo di una scuola nozionistica ed enciclopedica, chiusa e stereotipata. Gli insegnanti vogliono quindi creare disagio dando un forte segnale al Governo. 

Video e foto di Andrea Mola.