Controlli a Librino, donna esce con figlio positivo e minaccia i medici: non riteneva attendibile il referto

Controlli a Librino, donna esce con figlio positivo e minaccia i medici: non riteneva attendibile il referto

CATANIA – Nei giorni scorsi, il personale del commissariato Librino, quartiere di Catania, ha eseguito controlli volti a contrastare l’illegalità diffusa nel quartiere di competenza e, nella circostanza, sono stati indagati, a vario titolo, 8 soggetti, di cui uno arrestato per reati contro il patrimonio e un altro per aver consentito al figlio minore affetto da Covid di violare l’isolamento domiciliare.

Nello specifico, ieri, P.F., di 44 anni, è stato arrestato in flagranza per tentato furto aggravato; infatti, recatosi in un supermercato di via Acquicella Porto, esercizio commerciale in cui il giorno prima ignoti avevano perpetrato furti di merce, si è impossessato, nascondendoli addosso, di 10 profumi di varie marche. Lo stesso, al fine di eludere il sistema di videosorveglianza, era totalmente irriconoscibile grazie alla mascherina, un cappello e altro ancora. A seguito dell’odierna udienza di convalida, il Tribunale precostituito ha convalidato l’arresto e ha inflitto allo stesso la pena della reclusione di 4 mesi oltre una multa.

Una donna è stata indagata in stato di libertà per i reati di violazione dell’isolamento domiciliare obbligatorio, previsto dall’art. 4 comma 3 del D.L. n.19/2020 e violenza o minaccia a P.U. art. 336 c.p.; a tal riguardo, la stessa si è recata fuori dal domicilio unitamente al proprio figlio minore di 8 anni (positivo al Covid) e, in particolare, si è recata nell’Usca al fine di rivolgere minacce ai medici perché non riteneva attendibile il referto di positività al citato virus, referto rilasciato da una struttura pubblica.

Inoltre, un uomo di 72 anni è stato indagato in stato di libertà ai sensi dell’art. 703 c.p. e artt. 20 e 20 bis Legge 110 del 18/04/1975 (accensioni ed esplosioni pericolose e omessa custodia di armi); lo stesso, tra l’altro, ha giustificato la mancanza di cartucce che deteneva regolarmente, affermando che le stesse erano state esplose in occasione del recente capodanno; altresì, ha smarrito una pistola che deteneva legalmente e, a suo dire, è stata buttata per errore assieme a un mobile vecchio dove la custodiva.

Le operazioni di polizia hanno consentito di indagare anche due genitori ai sensi dell’articolo 731 c.p. (dispersione scolastica del figlio minore) e 2 persone ai sensi degli artt. 624, 625, 633 e 639 bis c.p. (invasione di edificio pubblico e furto di energia elettrica), una di queste in atto sottoposte alla misura degli arresti domiciliari: entrambi sono ritenuti responsabili di avere occupato illegalmente un immobile del Comune di Catania e del furto di energia elettrica.

Infine, un uomo è stato indagato in stato di libertà ai sensi degli articoli 334 e 335 (omessa custodia di beni sottoposti a sequestro); durante i controlli di polizia sono state eseguite anche perquisizioni e controllati soggetti sottoposti agli arresti domiciliari.

Immagine di repertorio