Acireale, detenzione abusiva di armi e munizioni: trovati esplosivi nascosti in un cortile, un arresto

Acireale, detenzione abusiva di armi e munizioni: trovati esplosivi nascosti in un cortile, un arresto

ACIREALE – Nella mattinata di ieri, 4 febbraio, personale del Commissariato di Acireale, con la collaborazione di personale del Nucleo Artificieri e del Reparto Cinofili della Questura di Catania, nell’ambito di attività info-investigativa, ha dato luogo ad alcune perquisizioni nel territorio di giurisdizione, avendo appreso che alcuni soggetti pregiudicati potessero detenere armi o munizioni presso le loro abitazioni.

Nel corso dell’attività sopra descritta svolta a carico di Giuseppe Florio, 52enne, in un cortile nelle adiacenze dell’abitazione, dove erano parcheggiati alcuni mezzi riconducibili ad una ditta di autonoleggio gestita da familiari dello stesso, in un terrapieno dove erano collocate alcune piante, il cane di supporto all’azione di ricerca segnalava la possibile presenza di armi o munizioni, avendo fiutato la presenza di polvere da sparo.

Eseguito lo scavo nella zona d’interesse, veniva rinvenuto un borsone contenente un fucile a canne mozze, privo di segni identificativi, nonché diverse munizioni per pistola e fucile.

L’atto di ricerca, proseguito in un locale attrezzi riconducibile a Florio, permetteva di trovare 5 manufatti esplosivi illegali, tipo candelotti, privi di etichettatura, riconducibili alla quarta classe degli esplosivi, qualificati dal personale degli artificieri come ordigni dalle spiccate potenzialità offensive, potendo, uno di essi, divellere una saracinesca qualora innescato.

Alla luce di quanto sopra rappresentato, Florio, personaggio noto a questi uffici per il curriculum criminale, già condannato per gravi reati, fra i quali anche associazione mafiosa, veniva tratto in arresto nella flagranza dei reati di detenzione abusiva di arma alterata e clandestina, detenzione illegale di munizioni, detenzione illegale di materiale esplodente, nonché ricettazione di quanto elencato; il predetto materiale rinvenuto veniva sottoposto a sequestro ed inviato al Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica di Catania per gli opportuni accertamenti.

Florio, dopo gli adempimenti di rito, è stato rinchiuso nel carcere di Enna, a disposizione dell’autorità giudiziaria.