Covid Sicilia, proprietario di un bar lavorava anche se positivo: denunciato, per lui sanzioni salatissime

Covid Sicilia, proprietario di un bar lavorava anche se positivo: denunciato, per lui sanzioni salatissime

PALERMO – La Polizia di Stato ha denunciato in stato di libertà per il reato di Diffusione Epidemiologica aggravata un cittadino palermitano.

Gli agenti del Commissariato di Brancaccio, a seguito di segnalazione pervenuta presso il NUE, che indicava all’interno di un noto Bar Rosticceria di corso dei Mille la presenza del gestore positivo al Covid 19, si sono recati con i dovuti dispositivi di protezione personale presso l’indirizzo segnalato per riscontrare la nota. Al loro arrivo hanno notato che un gruppo di uomini tra cui dipendenti della rosticceria, accortisi dell’arrivo del personale della Polizia di Stato, si stava dando a precipitosa fuga.

Immediatamente inseguiti e bloccati dagli Agenti, sono stati identificati cinque uomini, i quali hanno dichiarato di essere al loro primo giorno di lavoro

Dai successivi accertamenti e riscontri, anche da quelli forniti dai presenti, si è accertato come il gestore del bar, fino a pochi muniti prima, risultasse presente e quindi che avesse violato la quarantena. L’uomo è stato, quindi, denunciato all’autorità giudiziaria per la mancata osservazione dell’ordine di quarantena imposto al fine di evitare la diffusione del virus.

È stata intimata l’immediata chiusura dei locali per l’effettuazione della sanificazione con rilascio di apposita certificazione.

Il giorno successivo, i poliziotti unitamente al  personale della Polizia Municipale, dell’ASP e dell’Ispettorato del Lavoro, sono ritornati presso il locale allo scopo di approfondire l’indagine amministrativa e verificare se fossero state completate le operazioni di sanificazione: in questa sede è risultato che la ditta non aveva osservato alcune norme igienico sanitarie, per le quali è stata erogata una sanzione amministrativa di 2mila euro e l’intimazione a sanare le irregolarità riscontrate.

È emerso inoltre come non fossero state regolarizzate le attività lavorativa di ben nove dipendenti impiegati a vario titolo, per cui è stata elevata una sanzione pari a 16.200 euro con diffida a regolarizzare il personale non in regola per un periodo minimo di tre mesi.

Immagine di repertorio