Vaccino anti-Covid, gli effetti collaterali della seconda dose: da Catania la testimonianza di un’infermiera

Vaccino anti-Covid, gli effetti collaterali della seconda dose: da Catania la testimonianza di un’infermiera

CATANIA – Tra la scorsa settimana e quella corrente, moltissimi operatori sanitari in Sicilia hanno ricevuto o riceveranno la seconda dose del vaccino Pfizer contro il Coronavirus, ma qualche effetto collaterale sembrerebbe essere stato sottovalutato.

Alcune segnalazioni sono arrivate alla nostra redazione proprio da alcuni operatori a cui è stata somministrata negli scorsi giorni la seconda dose, tra questi un’infermiera: “Ho ricevuto la seconda dose la scorsa settimana e mi sono ripresa solo pochi giorni fa. Sapevo che c’era la possibilità di accusare alcuni dolori, soprattutto dopo che a una mia collega è successo, ma sono stati momenti complicati.

Come si legge sul bugiardino della dose e come è fornito pubblicamente anche tramite i siti della stessa casa farmaceutica o dell’AIFA, i possibili effetti collaterali della dose potrebbero essere di due diversi tipi: per comodità si possono definire come “interni” o “esterni”, ovvero localizzati intorno alla zona dell’iniezione o meno.

“Io ho subìto credo la versione peggiore – ridacchia l’infermiera – per tre giorni sono rimasta bloccata con una sindrome osteoarticolare, febbre, sintomatologia di tipo gastrointestinale, astenia. In poche parole a molti la dose ha lasciato certamente l’immunità, ma purtroppo anche spossatezza, febbre, dolori allo stomaco e nausea, dolori alle ossa di tutto il corpo.

Per fortuna è più frequente, invece, una sintomatologia localizzata, come l’eritema (prurito) intorno alla zona dell’iniezione, la sua tumescenza (gonfiore e bruciore) o limitazioni funzionali dell’arto (difficoltà a muovere il braccio).

Anche l’AIFA ha dedicato una risposta alle domande sui sintomi del vaccino, dal sito descritti così: “Le reazioni avverse osservate più frequentemente (più di 1 persona su 10) nello studio sul vaccino COVID-19 mRNA BNT162b2 (Comirnaty) sono stati in genere di entità lieve o moderata e si sono risolte entro pochi giorni dalla vaccinazione. Tra queste figuravano dolore e gonfiore nel sito di iniezione, stanchezza, mal di testa, dolore ai muscoli e alle articolazioni, brividi e febbre. Arrossamento nel sito di iniezione e nausea si sono verificati in meno di 1 persona su 10. Prurito nel sito di iniezione, dolore agli arti, ingrossamento dei linfonodi, difficoltà ad addormentarsi e sensazione di malessere sono stati effetti non comuni, che hanno interessato meno di 1 persona su 100. Debolezza nei muscoli di un lato del viso (paralisi facciale periferica acuta) si è verificata raramente, in meno di 1 persona su 1000.

“Nonostante gli effetti indesiderati, però, è giusto fare il vaccino anche se fastidioso. Questa è un’opportunità di salvezza enorme e decisiva per tutti noi, per poter finalmente tornare a vivere la nostra vita. Bisogna ricordarlo sempre e non farsi spaventare dalla paura del dolore. Raccomando a tutti di vaccinarsi quando sarà il loro turno”, conclude la donna.

Immagine di repertorio