Incidente Vittoria/Acate, giovane immigrato ucciso da un pirata della strada. USB: “Morte annunciata”

Incidente Vittoria/Acate, giovane immigrato ucciso da un pirata della strada. USB: “Morte annunciata”

VITTORIA – Fodi, è questo il nome del giovane immigrato del Mali che lunedì mattina all’alba, mentre a bordo della sua bicicletta si recava al lavoro, è stato travolto da un’auto pirata e ucciso lungo la Strada Provinciale 2 Vittoria in direzione Acate (Ragusa), senza essere nemmeno soccorso.

La Federazione del Sociale USB Ragusa e il Coordinamento lavoratori agricoli USB parlano di “morte annunciata” e denunciano con un comunicato il contesto e le condizioni di sfruttamento in cui sono costretti a vivere e a morire i migranti che lavorano, in gran parte in nero, nelle aziende agricole: “Questa volta è toccato a Fodi, lavoratore immigrato dal Mali. Investito mentre andava al lavoro con l’unico mezzo di locomozione possibile per un immigrato in un contesto come quello della fascia trasformata. In questo posto non esistono mezzi pubblici per spostarsi, non esistono piste ciclabili o strade illuminate e sicure.

Fodi era un ragazzo che si svegliava all’alba per raggiungere l’azienda dove lavorava spaccandosi la schiena tutto il giorno per un misero stipendio, senza ingaggio. Oggi assistiamo a prese di posizioni di vari esponenti politici, sindacali, della cosiddetta società civile. Eppure chi ha avuto modo in questi anni di poter intervenire affinché queste situazioni non si ripetessero, e invece non ha fatto nulla ,dovrebbe solo stare zitto.
Come è possibile che dopo anni di prese di posizione di questi personaggi, dopo anni di riunioni contro lo sfruttamento lavorativo, contro il caporalato, per una città (Vittoria) che doveva crescere e svilupparsi, siamo ancora qui a piangere un ragazzo morto perché investito in bici mentre andava a svolgere il suo lavoro in nero?

Fodi con la sua morte ci sbatte in faccia l’amara realtà: a Vittoria e in tutta la fascia trasformata si continua a sfruttare i lavoratori, si continua a morire per raggiungere il posto di lavoro, nonostante da anni politici e sindacalisti dicano che stanno intervenendo.

Il sindacato USB, come in altre occasioni, non rimarrà in silenzio di fronte a questi omicidi, NOI LI CHIAMIAMO MORTI SUL LAVORO! Non bastano più le tavole rotonde, i tavoli interministeriali, le proteste via social, BISOGNA INTERVENIRE SUBITO RIMETTENDO AL CENTRO LA DIGNITÀ DEL LAVORO.

L’Unione Sindacale di Base sarà al fianco dei familiari e gli amici di Fodi e di tutti i lavoratori della fascia trasformata, sostenendo ogni iniziativa di denuncia e protesta. Nel frattempo assieme al Coordinamento Lavoratori Agricoli USB stiamo distribuendo gratuitamente ai lavoratori della fascia i giubottini catarinfrangenti, ma è ancora troppo poco. I lavoratori che si spostano in bici sono migliaia e la sicurezza delle strade e dei trasporti non è un problema dei lavoratori, la sicurezza deve essere garantita dalle istituzioni e dai datori di lavoro“.

Fonte foto Franco Assenza