Scuola, Italia in protesta: classi “pollaio” e mancata stabilizzazione precari, si manifesta anche a Catania

Scuola, Italia in protesta: classi “pollaio” e mancata stabilizzazione precari, si manifesta anche a Catania

CATANIA – La giornata di oggi sarà cruciale per il futuro della scuola in Italia. In un comunicato le associazioni Cobas e Priorità alla scuola protestano contro le classi numerose, definite “pollaio” per l’elevato numero di alunni, che deve essere ridotto, e sono a favore della stabilizzazione dei lavoratori precari.

Le richieste sono quelle di mettere un tetto massimo di 20 alunni per classe o di 15 nei casi di presenza di studenti con disabilità, l’assunzione dei precari, il tracciamento all’interno degli edifici scolastici, la ripresa di almeno il 50% delle attività in presenza nelle superiori e investimenti seri e veloci nell’ambito dell’edilizia scolastica.

Alle 16 di oggi pomeriggio la protesta toccherà anche Catania e sarà prevista una partecipazione piuttosto nutrita di persone davanti all’ufficio scolastico provinciale.

Quello che le associazioni lamentano è anche il fatto che la ministra alla Pubblica Istruzione, Lucia Azzolina, ha messo in atto solo parole e non fatti.

Immagine di repertorio