Allarme contagi in Sicilia, due bambini positivi al tampone: il sindaco chiude tutte le scuole

Allarme contagi in Sicilia, due bambini positivi al tampone: il sindaco chiude tutte le scuole

AGRIGENTO – Continua l’allarme contagi: due bambini positivi al tampone, il sindaco chiude le scuole, di ogni grado e livello. Nei giorni scorsi Micciché era già intervenuto con ulteriori disposizioni in materia di contenimento di contagio da Coronavirus.

Come prevedibile continua a crescere il numero degli amministratori locali che hanno deciso di chiudere le scuole per le prossime settimane.

Sicilia “zona rossa”, si allunga la lista dei sindaci che hanno disposto la chiusura di tutte le scuole 

Il sindaco di Agrigento, Francesco Micciché, è intervenuto con un lungo post pubblicato su Facebook per chiarire la sua decisione messa in atto tramite l’ordinanza sindacale firmata oggi: “Dopo avere sentito i miei assessori, ho emesso un’ordinanza per chiudere le scuole elementari e la scuola media inferiore. Chi può continuerà la didattica a distanza, ma in presenza no. È troppo rischioso. Proprio oggi allo screening del ìdrive inì nel piazzale Caos, altri due bambini, uno di scuola elementare e uno di scuola media inferiore, sono risultati positivi. Essendo asintomatici lunedì sarebbero andati regolarmente in classe e avrebbero contagiato in breve compagni e insegnanti. E questi a loro volta avrebbero contagiato i parenti. Ma c’è anche l’assembramento all’entrata e all’uscita della scuola. In questi ultimi giorni ho firmato altre due ordinanze, per asili nido, materne e ludoteche. Non si possono contingentare bambini piccoli che toccano tutto e si toccano tra loro. Bisogna fare qualche sacrificio, tutti dobbiamo farlo. Nell’interesse della loro vita, della nostra e di quella dei nostri cari. Ci sarà tempo per tornare alla normalità. Ma non è adesso“.

La decisione di Miccichè pare essere stata sommersa da una serie di polemiche alle quali il primo cittadino avrebbe risposto: “Qualsiasi decisione si prenda, ci sarà sempre un punto di vista diverso e per questo alcune persone non saranno d’accordo. Le capisco e in democrazia tutti abbiamo la possibilità di esprimere il nostro dissenso. Ma chi amministra deve seguire gli interessi generali e garantire soprattutto la vita, la salute e la sicurezza del popolo che amministra”.

Immagine di repertorio