Dalle oltre 1.6 milioni di voci in italiano sino ai 26mila articoli in siciliano: Wikipedia compie 20 anni di presenza sul web

Dalle oltre 1.6 milioni di voci in italiano sino ai 26mila articoli in siciliano: Wikipedia compie 20 anni di presenza sul web

Oggi è un giorno importante per Wikipedia che compie 20 anni di presenza su web. Inutile dire che ci è difficile immaginare Internet senza Wikipedia, l’enciclopedia digitale che in pochi anni è diventata una risorsa di ricerca (con i suoi pro e i sui contro) preferita per molti, sia grandi che piccini.

Wikipedia, in pochi anni, è cresciuta in modo esponenziale arrivando ad avere più di 6 milioni di voci in inglese, con 1.666.765 voci al 14 gennaio 2021 in lingua italiana e addirittura, dal 2004 al 14 gennaio 2021, contiene 26.104 voci in lingua siciliana.

Il sito internet per ricerca di informazioni viene, quindi, ogni giorno visitato da centinai di milioni di persone in tutto il mondo che usano il motore delle ricerche scolastiche, al fine di trovare informazioni su argomenti di tendenza, sino a risolvere i dubbi amletici tra amici quando si gioca a “nomi, cose e città”.

La storia di Wikipedia

Wikipedia nasce come l’orribile sorellastra di un’altra intera enciclopedia online, Nupedia. Quel sito, lanciato nel 1999, includeva un rigoroso processo in sette fasi per la pubblicazione di articoli scritti da volontari. Gli esperti controllavano le informazioni prima della pubblicazione online – una sorta di processo di revisione tra pari – che teoricamente significherebbe che ogni post era credibile, meticoloso, ma anche lento a pubblicare.

Così il fondatore di Nupedia, Jimmy Wales, ora meglio conosciuto come fondatore di Wikipedia, capii che quel processo era troppo lento e che andava snellito.

Dopo anni di lavoro, un primo lancio nel 2000, la nuova “enciclopedia libera” poi fu formalmente lanciata il 15 gennaio successivo sul sito Wikipedia.com, in lingua inglese. Verso maggio giunsero i primi utenti registrati e, nel corso dell’anno, si svilupparono le edizioni in francese, tedesco, inglese, catalano, spagnolo, svedese, portoghese e italiano.

Alla fine del suo primo anno di esistenza, l’enciclopedia arrivò a contare quasi 20mila voci, su 18 edizioni in lingue differenti. Raggiunse 26 edizioni in lingua alla fine del 2002, 46 alla fine del 2003 e 161 alla fine del 2004. Nupedia e Wikipedia coesistettero finché i server della prima furono chiusi definitivamente nel 2003 e i suoi testi incorporati in Wikipedia (Nupedia aveva sofferto un tasso di crescita estremamente lento, a causa dei complicati processi di revisione, riuscendo a pubblicare solo 24 voci).

Ora, 20 anni dopo quasi 300.000 editori (o “wikipediani”) ora si offrono volontariamente per scrivere, modificare, bloccare, litigare e pulire ogni angolo della tentacolare enciclopedia.

Nel 2003, poi, nasce la Wikimedia Foundation, un’organizzazione no profit con sede a San Francisco che si occupa dei server, della raccolta di fondi, delle sfide legali e di molte iniziative che promuovono il progetto. Il suo compito più essenziale: gestire con delicatezza editori volontari, circa 40mila dei quali sono più attivi su Wikipedia in inglese e più di 500 dei quali hanno lo stato di “amministratore” attivo, che consente loro di esercitare poteri come il blocco e la modifica di pagine protette.

Il progetto e il concetto “enciclopedia libera”

La caratteristica primaria di Wikipedia, come è noto, è legata alla dare la possibilità a chiunque di collaborare, utilizzando un sistema di modifica e pubblicazione aperto che si appoggia su una piattaforma Wiki (MediaWiki). In altri termini essa è curata da volontari ovvero le pagine possono essere modificate da chiunque e non c’è un comitato di redazione né alcun controllo preventivo sul contenuto inviato.

Tutto il processo, però, si basa sul diritto di citazione come testimonianza di attendibilità dei contenuti presenti che citino dunque la fonte di origine, classificandosi dunque come fonte terziaria.

Per garantire il progresso e la continuità del progetto, Wikipedia: “si fonda su cinque pilastri, sulle seguenti linee guida, volte ad identificare quali tipi di informazioni siano adatte a esservi inserite e su un codice di comportamento detto Wikiquette. Ad esse si fa spesso riferimento nelle dispute per decidere se un particolare contenuto debba essere aggiunto, rivisto, trasferito ad un progetto affine oppure rimosso. Uno dei principi alla base – si legge sul noto sito di ricerca – di Wikipedia è il ‘punto di vista neutrale’, secondo il quale ad esempio le opinioni presentate da personaggi importanti o da opere letterarie vengono riassunte senza tentare di determinarne una verità oggettiva. Le edizioni di Wikipedia contengono spesso anche uno ”sportello informazioni” in cui la comunità risponde alle domande tecniche degli utenti“.

Il progetto non è perfetto: ci sono “troll“, Ci sono vandali, C’è il bullismo deineofiti” da parte degli editori. Ma non solo, ci sono impostori che modificano non per il bene superiore, ma per servire l’avidità, la vanità o l’ambizione egoistiche (a volte paganti) e spesso per minacciare.

C’è anche uno squilibrio di genere all’interno del dominio di Wikipedia: in Wikipedia in inglese, oltre l’80% degli editori sono uomini e solo il 18% delle biografie riguarda donne.

E, sì, ci sono molti, molti articoli deboli e di scarsa provenienza (solo circa 40.000 dei 6 milioni di voci del sito soddisfano lo standard più elevato di essere “buoni articoli”).  Anche se, su questo punto, Wikipedia ha fatto notare che in una revisione tra pari nel 2005 di 42 voci scientifiche su Wikipedia ed Encyclopædia Britannica, la rivista scientifica Nature ha riscontrato poche differenze di accuratezza e ha concluso che “la voce scientifica media in Wikipedia conteneva circa quattro imprecisioni; Britannica, circa tre“. Di certo, però, non si può negare come siano molto le incertezze che spesso vengono rilevate da parte di esperti e studiosi.

Indipendentemente da ciò, dalla certezza delle fonti e dalla sua sicurezza, è innegabile come Wikipedia è ora una pietra miliare della vita online e che ogni giorno, volente o nolente, soddisfa i nostri piccoli dubbi e curiosità.

Immagine di repertorio