Coronavirus, Italia divisa in 4 aree: zona rossa e lockdown per la Sicilia, la conferma tra poche ore

Coronavirus, Italia divisa in 4 aree: zona rossa e lockdown per la Sicilia, la conferma tra poche ore

SICILIA – L’emergenza sanitaria causata dalla costante diffusione ed evoluzione del Coronavirus continua a correre in Sicilia e su tutto il territorio nazionale. Il Consiglio dei ministri (Cdm) si è riunito ieri sera, nonostante la crisi di governo in atto, raggiungendo un accordo sulle nuove misure da inserire all’interno del nuovo “Dpcm gennaio” che entrerà in vigore a partire da giorno 16, in sostituzione di quello attuale.

Tra le novità più importati approvati dal Cdm vi è l’inserimento di una quarta fascia detta “zona bianca” e la proroga dello stato d’emergenza fino al 30 aprile. L’organizzazione delle Regioni nelle diverse fasce dipenderà dall’andamento dell’epidemia sui territori locali, dalla curva dei contagi e dall’indice Rt.

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Zona bianca

La zona bianca rappresenta il miraggio a cui tutte le Regioni di Italia in questo momento aspirano. Un luogo privo di restrizioni al di fuori dell’utilizzo della mascherina e del distanziamento. L’unica Regione a essere vicina a questo risultato pare essere la Toscana.

Zona gialla

Si inaspriscono le misure di contenimento nella zona gialla che prevederanno la chiusura dei centri commerciali durante il weekend. Grande novità del nuovo Dpcm è la riapertura dei musei.

Zona arancione

Secondo quanto riportato sul sito del Ministro della Salute a partire dal 16 gennaio, con l’entrata in vigore del nuovo Dpcm, tutte le Regioni con “alto rischio” entreranno in area arancione. Nella zona arancione bar e ristoranti resteranno aperti solo con il servizio di asporto e permane il divieto di spostamento tra comuni.

A partire da questo fine settimana la maggior parte dei territori locali potrebbero finire nella zona arancione, sono circa 9 le Regioni che nel giro di qualche giorno potrebbero cambiare colore. Si tratta di: Piemonte, Umbria, Marche, Puglia, Liguria, Friuli Venezia Giulia, le province di Trento e Bolzano ed Emilia Romagna.

Zona rossa

All’interno delle zone rosse sarà possibile effettuare degli spostamenti solo se accompagnati dall’autocertificazione che attesti le comprovate esigenze di spostamento per questioni di salute, lavoro e necessità.

Tra le Ragioni che presentano un alto livello di contagio e che quindi rischiano di finire in zona rossa ci sono la Sicilia e la Lombardia.

Anticipare la zona arancione all’11 gennaio sembra non essere stato abbastanza. L’Isola nei giorni scorsi ha scalato la classifica italiana, posizionandosi al secondo posto per numero di contagi, scatenando la rabbia di Nello Musumeci che ha posto l’accento sui continui assembramenti in ogni angolo della Sicilia e su come l’indisciplina di una parte purtroppo consistente della popolazione abbia “vinto” su ogni sacrificio messo in atto dalla restante parte di siciliani.

Il presidente siciliano starebbe subendo anche il pressing dei sindaci che avrebbero richiesto l’istituzione della zona rossa a causa dell’aumento vertiginoso dei positivi, che rischiano di mandare in tilt il sistema sanitario regionale. È il caso del primo cittadino palermitano, Leoluca Orlando: “Mi sembra assolutamente urgente e non più rinviabile che Palermo sia dichiarata zona rossa, sia per mettere un freno ai troppi comportamenti irresponsabili e incivili che sono la principale causa della diffusione del contagio, sia per facilitare l’accesso ai ristori economici per tutte le categorie danneggiate dal blocco o dalla riduzione delle attività. Siamo sull‘orlo di un abisso, non c’è più tempo da perdere per evitare una catastrofe”.

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Il nuovo Dpcm gennaio ha come obiettivo la protezione della campagna di vaccinazione partita a dicembre dello scorso anno.

Fonte foto Acireale Social