Librino, dalla casa affittata senza contratto al lavoro in nero: indagato “imprenditore”

Librino, dalla casa affittata senza contratto al lavoro in nero: indagato “imprenditore”

CATANIA – Nei giorni scorsi, il personale dipendente del commissariato sezionale Librino, quartiere di Catania, ha eseguito controlli volti a contrastare i reati contro il patrimonio nel quartiere di Librino.

Nello specifico, in viale Moncada è stato fermato un veicolo di grossa cilindrata con a bordo 2 soggetti, entrambi provenienti da Messina, che non indossavano i dispositivi di protezione individuale da Covid-19; a seguito di immediata attività investigativa è emerso che il conducente del suindicato veicolo esercita da 2 anni l’attività online (in nero) di vendita pezzi di ricambi auto usati e, tra l’altro, trasportava molteplici catalizzatori appena ritirati da un soggetto sconosciuto, transazione fatta, chiaramente, senza ricevuta fiscale e senza prima accertarne la lecita provenienza.

È stato altresì appurato che il passeggero era un suo dipendente privo di contratto di lavoro e, ancora, il citato “datore di lavoro/imprenditore” percepisce da circa 1 anno il reddito di cittadinanza pari a oltre 900 euro al mese, per tale motivo ha dichiarato di aver chiuso la precedente partita IVA e lavorare in regime di evasione fiscale.

Lo stesso ha dichiarato inoltre di vivere in una casa affittata (senza un regolare contratto) alla somma di 450 euro e, infine, deteneva somme in contanti pari a oltre 2mile euro, soldi che gli servivano per lo svolgimento della suindicata attività commerciale illegale e per l’acquisto di pezzi di ricambio usati.

Alla luce di quanto esposto, l’uomo, di 39 anni, è stato indagato in stato di libertà ai sensi dell’art. 712 c.p. (acquisto di cose di sospetta provenienza) e art. 640 bis c.p. (truffa aggravata ai danni dello Stato per il conseguimento di erogazione pubblica).

Gli sono state inoltre contestate le violazioni previste dal D.P.C.M. 25.03.2020 nr.19, art.4, comma 1 per il mancato uso dei suindicati dispositivi di protezione individuale e, per quanto di competenza e ai fini della decadenza del suindicato sussidio, sono stati informati i competenti organi della Guardia di Finanza, Inps, Ispettorato del lavoro e via discorrendo.

Immagine di repertorio