“Passaparola” per i vaccini anti-Covid, assembramenti e bufera mediatica. Sindaco Giannone: “Non servono polemiche, ma organizzazione e serietà”

“Passaparola” per i vaccini anti-Covid, assembramenti e bufera mediatica. Sindaco Giannone: “Non servono polemiche, ma organizzazione e serietà”

RAGUSA – Assembramenti, vaccini anti-Covid e perfino richieste d’indagine: è polemica a Scicli (provincia di Ragusa), dopo la notizia della presunta somministrazione di vaccini col “passaparola” all’ospedale Busacca.

Il sindaco Enzo Giannone è già intervenuto più volte sull’argomento, parlando di unapolemica sterile e cercando di far chiarezza su una storia che ha destato la curiosità ma anche le critiche di molti in tutta la Sicilia (e non solo).

“Al solito, i media, ma anche e soprattutto certa ciurmaglia politica, su queste questioni ci costruisce sopra di tutto, come se il Covid e la pandemia fossero argomenti su cui costruire polemiche o, peggio, scontri pseudo politici. Il sindaco, come massima autorità sanitaria della città, è intervenuto certamente non per alimentare polemiche ma per fare chiarezza, chiedendo al Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Ragusa di intervenire sull’accaduto, al fine di spiegare all’opinione pubblica le dinamiche che hanno determinato situazioni non previste, addirittura con assembramenti e proteste di cittadini riportate anche in reportage televisivi”, ha spiegato ieri il primo cittadino di Scicli.

Giannone cita fonti dell’Asp, dichiarando che “quanto è avvenuto è frutto di una casualità derivante dal fatto che è rimasto non utilizzato un certo numero di dosi che dovevano essere somministrate a soggetti previsti e che non si sono presentati e che quindi, per non andare perdute, queste dosi sono state somministrate ad altre persone”.

La parte restante di un lungo e articolato post di replica è dedicata alla situazione d’incertezza creata da questo singolare episodio, nonché al “disappunto per una corsa sfrenata da parte di qualcuno a provare a vaccinarsi, senza alcun rispetto per le regole e per le priorità previste”.

“In un eccesso di egoismo che deve far riflettere tutti, nessuno escluso, e che non c’entra nulla con l’organizzazione sanitaria, quanto piuttosto con certa indole umana che guarda sempre al proprio interesse e mai a quello degli altri e della collettività intera”.

In seguito alla notizia delle gravi accuse rivolte a un medico in questo momento complesso, il sindaco ha commentato: “Se a Scicli siamo riusciti a mantenere del tutto sotto controllo i numeri dell’epidemia, lo si deve ad alcune persone, come questo medico – della cui amicizia mi onoro – che hanno collaborato costantemente affinché ciò avvenisse, facendo tamponi tutti i giorni, recandosi nelle case di riposo quando nessuno voleva andarci, intervenendo nelle scuole nei casi di bambini contagiati, rispondendo sempre alle richieste di aiuto da parte del sindaco, notte e giorno. E che ora si stanno caricando anche l’onere di vaccinare la nostra popolazione. A queste persone, come il dottor Claudio Caruso, si deve dire solo e sempre grazie”.

Pochi minuti fa, Giannone è tornato sulla polemica scatenata dalle immagini di assembramenti e “corse al vaccino”: Non servono polemiche o, peggio, un capro espiatorio.  Serve buona organizzazione, ma anche serietà, da parte di tutti, ovunque e a tutti i livelli”.

In un nuovo post, il sindaco commenta alcune pesanti dichiarazioni sull’episodio riportate dai media.

“Riservandomi di approfondire nelle prossime ore queste notizie, mi sovvengono però di getto alcune considerazioni. La prima scaturisce sempre da notizie indirette e riguardano le modalità con le quali si sono somministrate nei giorni scorsi le prime dosi di vaccino al presidio ospedaliero Maggiore di Modica, per le quali spero che l’Asp possa garantire lo stesso rispetto dei criteri di distribuzione e dei parametri di sicurezza previsti e richiesti per Scicli”.

“Questo episodio dei vaccini non può e non deve diventare oggetto di becera strumentalizzazione politica o addirittura occasione di scontro tra fazioni anche in una prospettiva di lotta di potere per le poltrone nella sanità pubblica”, sostiene il primo cittadino.

“La terza considerazione è la seguente: non vorrei che si cogliesse questa occasione, in cui pure l’organizzazione sanitaria iblea ha presentato delle defaillance, per ribadire la perifericità delle strutture sanitarie di Scicli e dei suoi operatori, a partire dal presidio ospedaliero Busacca, a favore di altre collocate altrove, in primis Modica. Sarebbe un film già visto e rivisto e a cui ci opporremmo con tutte le nostre forze”.

Nell’ultima considerazione, il sindaco riassume i risultati della lunga lotta contro il Coronavirus e contro i problemi sanitari di ogni genere a Scicli: “Da inizio estate a Scicli aspettiamo, per l’ennesima volta e con pazienza, l’apertura del centro per la riabilitazione dei neuro-motulesi e di tutta un’altra serie di servizi che, allocati accanto ai reparti e ai servizi già esistenti, ridiano all’ospedale Busacca il giusto ruolo nella sanità iblea. Ci rendiamo però conto, in questo periodo di pandemia, delle difficoltà nel mantenere quanto detto, e per cui a Scicli è venuto pure l’assessore regionale alla Sanità Razza, e proprio per questo non ci sogniamo di chiedere la rimozione di colui il quale è comunque il Responsabile primo e ultimo della sanità iblea, ovvero il Direttore generale dell’Asp Arch. Aliquò. Sarebbe da idioti farlo…”.

Infine, auspicando uno spirito di collaborazione generale, l’ultimo appello va ai cittadini, alle autorità e al loro senso di responsabilità: “Confidiamo nel buon senso di tutti, chiediamo si esca dalla polemica sterile ed eccessivamente mediatica”.

Fonte immagine: Facebook – Enzo Giannone Sindaco