Dopo le parole di Figuccia, l’Usb Sicilia chiede le dimissioni del deputato regionale

Dopo le parole di Figuccia, l’Usb Sicilia chiede le dimissioni del deputato regionale

PALERMO –Assistiamo in queste ore a una polemica del tutto sterile e pretestuosa sulla composizione del governo regionale e sull’assenza di donne in Giunta. Ciò che conta non è ciò che gli assessori hanno in mezzo alle gambe ma ciò che hanno in mezzo alle orecchie. E soprattutto come lo usano per il bene dei siciliani“, queste le parole del leghista Figuccia.

Secondo la Federazione del Social Usb Siciliale affermazioni di Figuccia testimonierebbero quanto sia discriminatoria e nemica delle donne l’essenza della Lega e degli ambienti a essa collegata“.

Prosegue la sigla sindacale: “Sono la fotografia di una società patriarcale che si fonda e nutre di disuguaglianze di genere: in primis nel mondo del lavoro. Una disuguaglianza che ha la punta dell’iceberg nel gap salariale, nella femminilizzazione del lavoro e nel grande rimosso delle molestie dentro i luoghi di lavoro. Una discriminazione che vorrebbe relegare la donna a angelo del focolare e fattrice senza alcuna libertà di autodeterminarsi. Ma vi è di più: identificare una persona con i suoi genitali fa parte di quelle radici ‘culturali’ che legittimano la violenza, trasformando la donna in un oggetto“.

Tali affermazioni – secondo la Federazione – sono atti di estrema gravità istituzionale in quanto volte al tentativo di minimizzare e banalizzare un contesto di vera e propria rimozione della rappresentanza femminile dentro la Giunta Regionale Siciliana, con ciò cancellando principi giuridici che dovrebbero essere non solo rispetto delle Leggi ma patrimonio comune e acquisito“.

Figuccia e quelli come lui, infatti, vorrebbero fare delle donne lo strumento per l’abbassamento dei diritti e delle tutele per tutte e tutti, che prevede per le donne il ritorno tra le mura domestiche”, dichiarano i rappresentati dell’Usb Sicilia.

La Federazione del sociale, condannando le affermazioni di Figuccia, “ne chiede le dimissioni immediate e invita tutte le donne e gli uomini di Sicilia alla massima attenzione sociale e politica perché, approfittando del lungo periodo di pandemia, in Sicilia, e non solo, stanno crescendo quotidianamente gli attacchi ai diritti civili e sociali“.

Immagine di repertorio