Adrano, lancio di un sasso e minacce con coltello all’ex moglie e alla figlia: fermato 62enne

Adrano, lancio di un sasso e minacce con coltello all’ex moglie e alla figlia: fermato 62enne

ADRANO – Gli agenti del commissariato di Pubblica Sicurezza di Adrano (CT) hanno dato esecuzione all’ordinanza, emessa dalla Corte d’Appello di Catania, che dispone l’applicazione della misura cautelare del divieto, per un 62enne adranita, di avvicinamento alla ex moglie e alla figlia e ai luoghi abitualmente frequentati dalle stesse.

Nello specifico, i poliziotti avevano posto fine a una vicenda di atti persecutori che l’uomo da diverso tempo mostrava nei confronti delle parti offese, mentre era stato sorpreso a lanciare sassi contro la finestra dell’ex moglie. Quest’ultima ha dichiarato che l’ex marito si era presentato sotto la propria abitazione con l’intento di riallacciare i rapporti con lei e i suoi figli. Di fronte al rifiuto opposto dalla ex moglie l’uomo ha inveito contro di lei e la loro figlia, minacciandole e lanciando, appunto, un sasso contro la loro abitazione. Inoltre ha detto anche di possedere anche un coltello, come possibile oggetto da utilizzare per poterle aggredire.

Così gli agenti hanno sequestrato un coltello di lunghezza pari a oltre 21 centimetri avente una lama lunga 11 centimetri. Grazie alla coraggiosa denuncia dell’ex moglie, gli investigatori hanno potuto raccogliere tutti gli elementi necessari per porre fine al dramma vissuto in questi anni. Una volta separatosi da quest’ultima, infatti, l’uomo ha iniziato a mettere in atto nei suoi confronti una serie di atti persecutori, mossi dall’intenzione di potersi riconciliare con essa.

Tali comportamenti spinsero addirittura la donna a trasferirsi per un certo periodo di tempo in una località del nord Italia. Una volta ritornata ad Adrano l’indagato si è recato nell’abitazione dalla donna e ha cominciato a perseguitarla. Oltre alla denuncia sono state raccolte immagini e informazioni dai testimoni che hanno permesso agli investigatori di ricostruire l’intera vicenda. L’uomo adesso è a disposizione dellautorità giudiziaria.

Immagine di repertorio