A Catania il primo impianto pilota per il riutilizzo del pastazzo di agrumi

A Catania il primo impianto pilota per il riutilizzo del pastazzo di agrumi

CATANIA – Trasformare le polpe, i semi e le bucce, il cosiddetto pastazzo degli agrumi, da rifiuto a risorsa. È questa la finalità del nuovo impianto pilota, un progetto innovativo per il riciclo in chiave energetica degli agrumi.

Il progetto chiamato: “Energia dagli agrumi: un’opportunità per l’intera filiera” è promosso dal distretto agrumi di Sicilia coadiuvato dal dipartimento di agricoltura, alimentazione e ambiente dell’Università di Catania e dalla cooperativa Empedocle. Sostiene l’iniziativa il finanziamento non condizionato di The Coca-Cola Foundation.

“Questo è un progetto che ha molteplici risvolti positivi. Il primo è quello di aver acceso i riflettori su un problema reale legato al riutilizzo di un sottoprodotto, il pastazzo, che da fattore critico ha tutte le potenzialità per divenire risorsa – dichiara Federica Argentati, presidente distretto agrumi di Sicilia – Il secondo: ha favorito il dialogo tra pubblico, (l’Università) ed il privato, (le aziende della filiera). Terzo – conclude la presidente – questo progetto ha dato valore all’innovazione di sistema proposta dal distretto degli dgrumi e sostenuta con passione da The Coca-Cola Foundation: una vera carica di energia positiva necessaria al cambio di rotta di tutto il comparto” .

L’incontro, che si è tenuto nell’azienda agraria sperimentale dell’Università degli studi di Catania, ha visto la partecipazione di molte istituzioni, a sottolineare la rilevanza dell’iniziativa sia per il territorio, che a livello nazionale: Giuseppe Castiglione, sottosegretario Ministero politiche agricole, alimentari e forestali, Antonio Caleca, assessore regionale agricoltura, sviluppo rurale e pesca mediterranea, Linda Vancheri, assessore regionale attività produttive, Dario Cartabellotta, coordinatore Cluster Bio Mediterraneo per Expo Milano 2015.

Erano presenti tutte le istituzioni, tra cui il rettore dell’ateneo etneo Giacomo Pignataro, che si sono alternate in rappresentanza delle organizzazioni che hanno reso possibile questa iniziativa.