Caso Sea Watch, il Tar di Palermo rimette gli atti alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea

Caso Sea Watch, il Tar di Palermo rimette gli atti alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea

PALERMO – Sarà la Corte di Giustizia dell’Unione Europea a occuparsi del caso dei provvedimenti di fermo delle navi Sea Watch 3 e Sea Watch 4 disposti dalle Capitanerie di Porto siciliane.

A deciderlo è stata, nelle scorse ore, la terza sezione del Tar Sicilia-Palermo. Nello specifico, il Tar del capoluogo siciliano ha negato la sospensione cautelare dei provvedimenti e ha passato la palla alla Corte con due ordinanze gemelle.

Al centro del dibattito, l’ambito dei poteri attribuiti ai Paesi di approdo delle Organizzazioni non governative battenti bandiera di Stati terzi che svolgono missioni di soccorso dei cittadini migranti che si accingono a compiere traversate nel mar Mediterraneo.

La Corte di Giustizia dell’UE dovrà dunque discutere circa le questioni interpretative della direttiva 2009/16/CE relativa al controllo da parte dello Stato di approdo.

Immagine di repertorio