L’Ingv spiega il terremoto di Ragusa, pericolosità sismica e rischi: chiarimenti e grafici

L’Ingv spiega il terremoto di Ragusa, pericolosità sismica e rischi: chiarimenti e grafici

RAGUSA – Il Centro Nazionale Terremoti ha pubblicato degli aggiornamenti sul sisma che si è verificato questa sera, poco dopo le 21, in provincia di Ragusa. La scossa, di magnitudo Ml 4.6 (Mw 4.4), ha avuto il suo epicentro nella costa ragusana, ma è stato avvertito in tutta la Sicilia.

Fortunatamente, al momento non si sarebbero registrati danni gravi o feriti, ma l’evento ha comunque generato paura tra i residenti delle zone più colpite (Acate, Vittoria, Santa Croce Camerina, Gela).

Dal 1985 a oggi, nell’area compresa entro i 30 chilometri dall’epicentro, sono stati localizzati altri 9 terremoti di magnitudo pari o superiore a 3.0. Pochi, però, hanno avuto un’intensità simile a quello di questa sera. L’unico disastro provocato da un evento sismico in quella zona, per gli esperti, sembra essere stato quello del terremoto del 1693. Le immagini riportate di seguito mostrano rispettivamente la linea storica dei sismi avvenuti nell’area vicina all’epicentro e la loro intensità:

Fonte immagine: Ingv

 

Fonte immagine: Ingv

La zona del Ragusano, spiega l’Ingv in un comunicato ufficiale, è tradizionalmente considerata a rischio medio ma storicamente “ha sentito gli effetti di terremoti forti avvenuti in aree limitrofe, non essendo noti terremoti storici con epicentro prossimo a quello odierno”.

Terremoti anche più forti di quello avvenuto oggi sono possibili per quanto la probabilità che si verifichino, ovvero la frequenza, non è particolarmente alta”, si legge nella dichiarazione.

Terremoto Ragusa Sicilia 22 dicembre 2020 INGV

Fonte immagine: Ingv