Regione, habemus bilancio e un nuovo mutuo da 150 milioni

Regione, habemus bilancio e un nuovo mutuo da 150 milioni

PALERMO – Habemus bilancio. Ieri la giunta Crocetta l’ha approvato e adesso la partita si giocherà a Roma. Crocetta è ottimista e ha snocciolato cifre sugli interventi governativi per circa 2,5 miliardi.

Quindi il buco da circa tre miliardi, alla fine, è stato coperto. Resta da comprendere adesso se le scelte operate dalla giunta regionale saranno avallate anche dall’Assemblea che dovrà dare il via libera alla manovra, compresa la nuova finanziaria.

Un parlamento che, come è apparso evidente in occasione della discussione della riforma delle province è parso dilaniato da lotte intestine e tensioni fortissime all’interno dei partiti di maggioranza.

Vi sarà anche un mutuo, l’ennesimo, di circa 150 milioni. La data da non sforare sarà quella del 30 aprile entro la quale dovranno essere varati dall’Ars patto di stabilità e bilancio altrimenti la Regione potrebbe essere commissariata.

Però proprio sul percorso in aula dei documenti finanziari incombono delle nubi. L’Udc sembra volersi smarcare da Crocetta e con una nota polemica ricorda la disfatta del ddl province: “La bocciatura della riforma delle province è un fatto politico grave che ha cause ben precise”.

“Il flop sulle province – aggiungono gli esponenti Udc – è frutto anche delle scelte infelici della maggioranza, come quella sulla vicepresidenza dell’Ars, che hanno seriamente compromesso il sereno confronto parlamentare”.

L’Udc in ogni caso “conferma stima e fiducia all’assessore agli enti locali Ettore Leotta”, indica anche una via d’uscita dallo stallo politico: “Riteniamo indispensabile per la permanenza in questa esperienza di governo regionale una decisa fase riformatrice, che parta proprio dalla legge sulle città metropolitane e i consorzi che va approvata tempestivamente subito dopo la sessione di bilancio”.

“Auspichiamo – conclude la nota – che le riforme vengano scritte e varate con il concorso dell’opposizione. Non possiamo dimenticare la regola aurea della politica che vuole che le grandi riforme vengano scritte insieme”.