MAZARA DEL VALLO – Oltre al danno, la beffa. Amara scoperta per l’armatore Marco Marrone, proprietario del peschereccio sul quale erano presenti i pescatori liberati da Bengasi (Libia) dopo 108 giorni di prigionia.
Marrone, dopo il ritorno a Mazara del Vallo (Trapani) degli altri membri dell’equipaggio della sua nave Medinea, sarebbe salito sull’imbarcazione arrivata ieri nel porto per la prima volta. Dopo l’ispezione sarebbe emerso che a Bengasi le milizie avrebbero rubato il pc portatile, uno schermo radar e il forno in cucina.
Il motopeschereccio è ora ormeggiato alla banchina del porto nuovo di Mazara del Vallo perché si dovrà sanificare. Lo stesso Marrone è stato informato dall’equipaggio che all’interno dei vani dell’imbarcazione ci sarebbero dei topi.
Non solo i segni delle violenze fisiche subite, così come raccontato dalla moglie di un marinaio liberato, ma anche quelli del tempo e gli schiaffi morali perpetrati dalle milizie libiche.
Perlomeno, “dopo 108 giorni – ha detto ancora l’armatore – finalmente ho dormito 9 ore di fila, sereno come un bambino“.
Facebook – Salvatore Quinci Sindaco